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Difesa. Pinotti: Militari sono eroi senza sentirsi eroipi

04 Novembre 2014



I nostri "militari adempiono con disciplina e onore" al loro mandato "sono eroi senza sentirsi eroi", dice il ministro della Difesa Roberta Pinotti al Quirinale per la celebrazione delle Forze armate. Il ministro ricorda nel suo intervento i maro' e quei militari sottoposti a condizioni di "particolare durezza psicofisica come i fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Le donne e gli uomini delle forze armate sapranno sempre sostenere il loro popolo, il nostro popolo", dicePinotti rivolgendosi al Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
"Il mio pensiero e il mio omaggio va, in particolare, a tutti coloro che, nell'adempimento del loro dovere per contribuire alla costruzione di un mondo migliore, sono dovuti arrivare fino al massimo sacrificio, donando la vita per il nostro Paese", ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nel suo intervento al Quirinale alla cerimonia per il Giorno dell'Unita' Nazionale e Giornata delle Forze Armate, alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Ho gia' avuto modo di dire riferendomi ai Caduti della Prima Guerra Mondiale (del cui inizio stiamo per celebrare il Centenario) che, a mio avviso, 'In Guerra non esistono eroi, eppure tutti sono eroi'. Non esistono eroi- ha aggiunto Pinotti- perche' la Guerra e' sempre una sconfitta per l'umanita', eppure tutti sono eroi perche' tutti ne portano inevitabilmente i segni ed il peso, vincitori e vinti, morti e sopravvissuti. Come Maria Bergamas, che possiamo considerare la Madre di tutti i nostri Caduti, la madre che scelse, tra le undici bare della Prima Guerra Mondiale, quel Caduto reso irriconoscibile per le ferite che, come Milite Ignoto, e' stato sepolto all'Altare della Patria esattamente 93 anni fa, il 4 novembre 1921".
"Desidero inoltre ricordare in questa sede- ha aggiunto il ministro della Difesa Roberta Pinotti, nel suo intervento al Quirinale- che la Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia e' stata ricevuta anche da tutto il personale del 6° Stormo dell'Aeronautica Militare, tramite la propria Bandiera di Guerra, dalle sue mani, Signor Presidente, poco fa all'Altare della Patria. La motivazione e' quella di aver operato efficacemente sin dalla Prima Guerra del Golfo nel 1991 e per oltre un ventennio, in Iraq, nei Balcani, in Afghanistan e in Libia, dove i Tornado di questo prestigioso Reparto hanno sempre saputo fornire un contributo prezioso a sostegno degli sforzi della comunita' internazionale per la sicurezza e la stabilita' di un mondo sempre piu' globalizzato. Al 6° Stormo deve andare il nostro particolare omaggio anche nella considerazione della perdita di quattro esperti aviatori, tra cui una donna, in un tragico incidente di volo durante una recente attivita' addestrativa negli spazi aerei nazionali". Pinotti ha spiegato che "questi sono i militari italiani di oggi: i militari che 'adempiono con disciplina ed onore tutti doveri del loro stato' (come recita il loro Giuramento) per impedire che la violenza sia ancora utilizzata 'come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali', come purtroppo accadeva in Europa nel 1914-1918". "Ecco, Signor Presidente, i militari il cui impegno, sacrifici e professionalita' oggi noi solennemente riconosciamo - ha spiegato il ministro -. Essi rappresentano tutti i nostri militari di ogni ordine e grado, Forza Armata e specialita', 'eroi senza sentirsi eroi', all'altezza delle tradizioni e dei sacrifici dei loro nonni della Grande Guerra, e nello stesso tempo capaci di affrontare le sfide dei conflitti del terzo millennio, dalla Cyber Defence all'impiego dei droni, dalle sfide del terrorismo a quelle della pirateria, dal supporto alla ricostruzione di istituzioni statuali degradate al soccorso degli immigrati".


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