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Ue, tra socialisti e rigoristi. Ecco la squadra di Juncker - Da l'Unita.it

11 Settembre 2014



Un socialista francese all'economia, ma sotto la supervisione di un liberale finlandese. La nuova Commissione europea presentata oggi a Bruxelles dal suo presidente Jean-Claude Juncker rispetta formalmente la promessa fatta ai leader socialisti sul portafoglio affari economici, ma risente soprattutto dell'impronta della Cancelliera tedesca Angela Merkel. Il nuovo esecutivo europeo è formalmente ancora provvisorio, prima di entrare in funzione il primo novembre i commissari designati dovranno passare l'esame delle audizioni parlamentari. Al momento però Juncker sembra aver trovato una soluzione che potrebbe fargli passare indenne le forche caudine di Strasburgo.

La nuova Commissione ha infatti nove donne, il minimo richiesto dagli eurodeputati, ha nomi di prestigio che includono 5 ex premier, 4 ex vicepremier, 19 ex ministri e 7 ex commissari riconfermati, e rispetta anche anche l'equilibrio tra le famiglie politiche, anche se i conservatori ottengono 14 posti contro gli 8 dei progressisti. In compenso i liberali, che avevano minacciato il veto, ottengono 5 commissari.

La principale novità è lo scorporo del portafoglio economico, per conciliare le richieste dei progressisti sulla crescita e quelle dei conservatori sul rigore dei conti. Il socialista francese Pierre Moscovici ottiene quindi il posto da commissario agli Affari economici e finanziari, con in più la competenza su fisco e dogane, ma senza la carica di vicepresidente. Il liberale Jyrki Katainen, considerato un falco del rigore, ottiene invece la carica di vicepresidente con il portafoglio Occupazione, crescita, investimenti e competitività. L'altra novità e l'assegnazione di un altro dei sette posti da vicepresidente all'olandese Frans Timmermans con il portafoglio Regolazione migliore e relazioni interistituzionali. In pratica avrà il compito di impedire alla Commissione di invadere le competenze degli Stati nazionali e di fare contenta la Gran Bretagna.

Gli altri tre posti da vice vanno a Federica Mogherini, Alto rappresentante Ue per la politica estera, Andrus Ansip, estone e responsabile per il Mercato digitale, Alenka Bratusek, slovena e responsabile dell'Unione energetica, Kristalina Georgieva, bulgara, al Bilancio, Valdis Dombrovskis, lettone, commissario all'Euro e al dialogo sociale.

Nuovo anche il posto di commissario all'Immigrazione, affidato al greco Dimitris Avramopoulos. Si tratta sicuramente della Commissione Ue di più alto profilo della storia europea, considerata anche l'esperienza e il sistema di elezione del presidente Juncker. “Avevo chiesto ai capi di Stato e di governo di proporre dei politici di alto livello, in quanto i commissari non sono solo funzionari ma anche politici e devono agire come tali”, ha dichiarato lui, ribadendo la sua intenzione di dare un ruolo più politico all'esecutivo comunitario.

“Oggi – ha promesso Juncker - presento la squadra che riporterà l'Europa sul sentiero della crescita e della creazione di lavoro. Dopo anni di difficoltà economiche e di riforme spesso dolorose, i cittadini europei si aspettano un'economia performante, la creazione di posti di lavoro, una maggiore protezione sociale, confini più sicuri e sicurezza energetica”.

La lista completa dei 28 commissari:

Federica Mogherini (Italiana) – vicepresidente e Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza

Vytenis Andriukaitis (Lituania) – Salute e sicurezza alimentare Andrus 

Ansip (Estonia) – vicepresidente e commissario al mercato unico digitale

Miguel Arias Canete (Spagna) – Energia e Clima Dimitris 

Avramopoulos (Grecia) – Immigrazione Elzbieta Bienkowska (Polonia) – Mercato interno, Industria, imprese e Pmi

Alenka Bratusek (Slovenia) – vicepresidente e commissario all’Unione energetica

Corina Cretu (Romania) – Politica regionale

Valdis Dombrovskis (Lettonia) – vicepresidente e commissario all’euro e al dialogo sociale

Kristalina Georgieva (Bulgaria) – Vicepresidente e commissario a Bilancio e risorse umane

Johannes Hahn (Austria) – Politiche di vicinato e Allargamento 

Jonathan Hill (Regno Unito) – Stabilità finanziaria, Servizi finanziari e 
Mercati

Phil Hogan (Irlanda) – Agricoltura

Vera Jourova (Repubblica Ceca) – Giustizia, Consumatori e Uguaglianza di genere

Jyrki Katainen (Finlandia) – vicepresidente e commissario a lavoro, crescita e investimenti e competitività

Cecilia Malmstrom (Svezia) – Commercio

Neven Mimica (Croazia) – Cooperazione internazionale e sviluppo 

Carlos Moedas (Portogallo) – Ricerca e innovazione

Pierre Moscovici (Francia) – Affari economici

Tibor Navracsics (Ungheria) – Educazione, Cultura e giovani

Gunther Oettinger (Germania) – Agenda digitale

Maros Sefcovic (Slovacchia) – Trasporti e spazio

Christos Stylianides (Cipro) – Aiuti umanitari e gestione delle crisi 

Marianne Thyssen (Belgio) – Lavoro e Affari sociali

Frans Timmermans (Paesi Bassi) Primo vice presidente, commissario alla Better regulation (riforme)

Karmenu Vella (Malta) – Ambiente

Margrethe Vestager (Danimarca) – Concorrenza


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