Intanto, il premier oggi ha incontrato a Palazzo Chigi il Ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, per fare il punto sull'iter della riforma del Senato alla vigilia della ripresa delle votazioni a ritmi forzati e sui contatti avuti con le opposizioni per cercare di ridurre il numero degli emendamenti.
Quella appena partita è una settimana cruciale per le riforme. Tra stasera e domattina, dopo il via libera al Decreto Cultura, riprenderà in aula al Senato l'esame del disegno di legge su Senato e Titolo V. Il Governo ha posto la questione di fiducia al Senato sul decreto legge cultura e turismo.
“Non c'è nessuna trattativa in corso, i nostri emendamenti restano” ha affermato Loredana De Petris, capogruppo Sel al Senato, al termine di una riunione del partito per fare il punto sul disegno di legge sulle riforme.
“Al lavoro sui decreti attuativi: dagli 889 ereditati siamo scesi a 543 in 5 mesi. 45 decreti negli ultimi 15 gg #italiariparte". Così il Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi spiega su Twitter il lavoro del governo per attuare le leggi approvate dal Parlamento.
E’ arrivato oggi in Aula alla Camera il decreto legge sulla Pubblica amministrazione.
LE QUATTRO LINEE GUIDA DEL DECRETO LEGGE SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU’ GIOVANEIl decreto prevede norme che favoriscono il
ricambio generazionale nelle pubbliche amministrazioni: viene abolito l’istituto del
trattenimento in servizio e viene ampliato quello della
risoluzione unilaterale del contratto nei confronti dei dipendenti che hanno già maturato i requisiti pensionistici. Il provvedimento rimodula il turn over prevedendo il criterio del
risparmio di spesaper il calcolo delle nuove assunzioni. Ci sono, inoltre, una norma che vieta alle pubbliche amministrazioni di attribuire
incarichi di studio o consulenza al personale in quiescenza, salvo a titolo gratuito, ed una che rende maggiormente stringente la disciplina sul collocamento
fuori ruolo dei magistrati.
UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU’ EFFICIENTEIl decreto introduce una nuova disciplina della mobilità nella pubblica amministrazione: si prevede la possibilità di
trasferimenti tra sedi centrali anche in mancanza di assenso dell’amministrazione di appartenenza e nuove regole sulla
mobilità obbligatoria tra amministrazioni dello stesso comune o distanti meno di 50 chilometri. Una norma sulla mobilità del personale in eccedenza riguarda anche le società partecipate. Il decreto riduce del 50% i distacchi, le aspettative e i permessi per le
associazioni sindacali e i
diritti di rogito per i segretari comunali e provinciali. Il provvedimento, infine, aumenta la percentuale di incarichi dirigenziali (30%) che si possono conferire con contratti a
tempo determinato.
UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU’ TRASPARENTEIl decreto abolisce l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP) e trasferisce tutti i suoi compiti e le sue funzioni all’
Autorità nazionale anticorruzione(ANAC) che è presieduta dal magistrato Raffaele Cantone. Alla stessa autorità sono affidati compiti di supervisione e di alta sorveglianza nella realizzazione delle opere collegate all’
EXPO di Milano 2015. Sono previste delle norme che regolano la partecipazione delle imprese agli appalti pubblici (obbligatorietà dell’iscrizione alle
Whte list delle imprese non soggette a rischio di infiltrazioni mafiose, e facoltà per l’ANAC di proporre al prefetto di assumere il controllo delle
imprese indagate per delitti contro la PA). Il provvedimento prevede, anche, che il dipendente della pubblica amministrazione che sia venuto a conoscenza di
condotte illecite possa inoltrare denuncia non solo alla Magistratura e alla Corte dei Conti, ma anche all’ANAC.
UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU’ VIRTUOSAIl decreto cerca di semplificare la struttura dello Stato eliminando sovrapposizioni e doppioni inutili: si unificano le
scuole di formazione delle pubbliche amministrazioni e si razionalizza la presenza dei
Tribunali Amministrativi Regionali. Si introduce una nuova procedura per la gestione unitaria delle
procedure concorsuali per il reclutamento del personale in varie Autorità amministrative indipendenti e nuove regole sulla nomina dei componenti delle autorità indipendenti. Si rifinanzia la formazione dei
medici specialisti e si semplificano le procedure burocratiche in materia di
invalidità civile e
disabilità.
All’interno di queste linee guida, il contributo portato dalla Commissione al decreto legge è molto ampio. Ecco alcune delle cose che ho seguito più da vicino, alcune in prima persona. 1. IL CRITERIO DELLA SPESA NEL TURN OVER. Con un mio emendamento è stato esteso anche al Corpo nazionale dei vigili del fuoco il criterio della spesa per il personale cessato nell’anno, al fine della quantificazione delle immissioni in ruolo del turn over. Questo consentirà un aumento delle assunzioni possibili dal prossimo anno.
2. SCORRIMENTO GRADUATORIE. Abbiamo lavorato assieme al relatore, Emanuele Fiano, per ottenere lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi indetti per l’anno 2013 e approvate entro il
31 ottobre 2014, per i ruoli iniziali delle Forze di polizia, ferme restando le assunzioni dei volontari in ferma prefissata quadriennale. Lo scorrimento si applica anche alla Polizia penitenziaria.
3. NUOVI 1.030 VIGILI DEL FUOCO. Abbiamo aumentato la dotazione organica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di 1.030 unità: le assunzioni avvengono mediante il ricorso, in parti uguali, delle due graduatorie esistenti (stabilizzazione e concorso 814).
4. LSU E LPU FUORI DAI LIMITI ASSUNZIONALI. Partendo da un problema segnalato dalla mia regione (il Friuli Venezia Giulia), abbiamo escluso i Lavori Socialmente Utili (LSU) e i Lavori di Pubblica Utilità (LPU), che sono due strumenti di politica attiva del lavoro, dal conteggio di limiti assunzionali nelle pubbliche amministrazioni. Questi progetti, infatti, sono attivati con finanziamenti ad hoc provenienti da privati o da fondi europei e non incidono sulla stabilità finanziaria dei conti pubblici.
5. PERMESSI SINDACALI PER FORZE DI POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO. Abbiamo lavorato per riconoscere la specificità delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco anche per quanto concerne le riduzioni dei permessi sindacali, consentendo di adattare questa rideterminazione alla specificità del comparto.
6. “QUOTA 96” E 4.000 ASSUNZIONI NELLA SCUOLA. Con un emendamento della collega Ghizzoni, si è risolto l’annosa questione della “Quota 96” del comparto della scuola: il provvedimento prevede l’accesso al trattamento pensionistico per il personale scolastico che ha maturato entro l’anno scolastico 2011/2012 i requisiti pensionistici ante riforma Fornero. Si liberano, così, circa 4.000 posti nella scuola che saranno coperti con nuove assunzioni a partire già da settembre.
7. IN PENSIONE A 62 ANNI. Con un emendamento della collega Gnecchi si prevede la possibilità per il personale della pubblica amministrazione di andare in pensione anche prima dei 62 anni, se si ha raggiunto il limite massimo di contributi previdenziali (41 anni e mezzo per le donne e 42 anni e mezzo per gli uomini), senza incorrere in alcun tipo di penalizzazione. Al fine del calcolo vengono considerati tutti i periodi di contribuzione figurativa: giorni di sciopero, congedo matrimoniale, maternità facoltativa…
8. MENO OSTACOLI PER I DISABILI. Con un emendamento della collega Carnevali abbiamo superato alcune situazioni paradossali vissute dai disabili e dalle loro famiglie: non si prederanno i benefici fiscali ed economici a causa dei ritardi nelle visite di accertamento dell’invalidità, i Comuni saranno obbligati a dedicare un numero di posti gratuiti ai disabili nelle aree a pagamento e una riduzione dei tempi per il rilascio di certificati provvisori per permessi e congedi lavorativi.
Un gran lavoro di Commissione fatto con il Ministro Madia, il sottosegretario Rughetti e il relatore Fiano
MOGHERINI: AUMENTARE LA PRESSIONE SU MOSCA PER L'UCRAINA
Un nuovo vertice bilaterale italo-serbo, il quarto, si terrà entro l'anno a Belgrado. Lo hanno annunciato i ministri degli esteri Federica Mogherini e Ivica Dacic, al termine di un colloquio a Belgrado. Parlando in una conferenza stampa congiunta, Mogherini ha parlato anche di un prossimo incontro trilaterale Italia-Serbia-Albania che si dovrebbe tenere prossimamente in Italia. Un incontro, ha precisato la titolare della Farnesina, da lei concordato durante la sua recente visita a Tirana.
“E' fondamentale aumentare la pressione politica su Mosca per l'Ucraina” ha detto il Ministro Mogherini: “è imperativo far seguire alle parole i fatti", ha aggiunto a proposito delle promesse russe di contribuire a risolvere la crisi ucraina e in particolare a far luce sul disastro del Boeing malese.
Mentre su Gaza il Ministro concorda sull’appello dell’ONU a rispettare la tregua umanitaria e ad estenderla almeno ad oggi in occasione delle festività di fine Ramadan. “La tregua umanitaria a Gaza deve servire per negoziare un cessate il fuoco più sostenibile e su questo le proposte sul terreno ci sono, a partire da quella
egiziana, e credo che sia anche nell'interesse di Israele lavorarci ed accettarle”.
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