“Si parla molto dell’Europa ma si racconta poco quello che essa rappresenta, anche per l’istruzione e la formazione: uno spazio che mette al centro le competenze e deve impegnarsi a offrire soluzioni al mismatching tra mercato del lavoro e curricula disponibili che concorre a determinare 2 milioni di posti vacanti nella UE” – così ha aperto il suo intervento l’eurodeputata PD Silvia Costa, intervenendo oggi all’incontro “Europa 2020. Alleanze per la conoscenza e nuova occupabilità”. Presenti, tra gli altri, il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi, il Direttore di Confindustria Education Claudio Gentili e il direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani Giacomo D’Arrigo.
Sul piano nazionale, Costa ha commentato: “Gli ultimi dati diffusi da Eurostat testimoniano una realtà drammatica: l’Italia ha un bassissimo livello di istruzione terziaria, tra gli ultimi in Europa, con il 22.4% dei laureati, contro una media europea del 36%: bisogna indagare le ragioni e offrire delle risposte allo scoraggiamento dei ragazzi e delle loro famiglie e la scarsa fiducia che mostrano sul valore della laurea, ma anche alla carenza di strumenti di sostegno e soprattutto l’eccessiva debolezza della seconda gamba dell’istruzione superiore, l’alta formazione tecnica e professionale, sulla quale occorre un nuovo investimento. Molte analisi hanno dimostrato – ha sottolineato l’eurodeputata – che nei paesi in cui questa è più sviluppata si registrano tassi di disoccupazione più bassi”. “Occorre mettere a punto l’apprendistato in alta formazione – ha proseguito Costa – e creare un nuovo ponte con la ricerca e l’impresa”.
Durante l’incontro si è parlato anche di formazione per gli adulti per la quale, secondo Costa “dev’esserci una precisa strategia, e interventi non a macchia di leopardo ma strutturali”.
L’impegno per la prossima legislatura - ha concluso l’europarlamentare candidata per il secondo mandato alle prossime elezioni europee - è quello di lavorare per un nuovo diritto allo studio europeo”.