L'editoriale di Marina Sereni
Finalmente il re e' nudo. Il Pdl non farà le primarie, Berlusconi riprende lo scettro nel suo partito, si fa strada una riedizione della destra populista che si appresta a condurre una campagna elettorale contro l'Europa, contro le tasse, contro Monti... Non sappiamo se tutto il Pdl si ritroverà su questa linea irresponsabile, demagogica e pericolosa per l'Italia. Certo e' che il Paese rischia di pagare un prezzo molto alto. Abbiamo faticato tanto a recuperare credibilità in Europa e nel mondo, abbiamo chiesto sacrifici duri agli Italiani, davanti a noi c'e' ancora un enorme sforzo da fare per la crescita, l'equità, il lavoro. Questa mattina, dopo un efficacissimo intervento di Bersani, abbiamo ascoltato alla Camera un imbarazzante Alfano. Il succo di ciò che sta accadendo in queste ore e' purtroppo amaro: non e' ancora venuto il momento per una destra normale in Italia e non c'e' ragione di rallegrarsene. Anzi, questo ci carica ancora di più della responsabilità di indicare la nostra proposta di cambiamento e di candidarci a guidare il Paese dopo il voto. Siamo impegnati a concludere la legislatura nei tempi e nei modi che indicherà il Capo dello Stato. Oggi i sondaggi ci danno per favoriti, il fallimento della destra al Governo e' stato così clamoroso da rendere difficile immaginare che gli elettori possano farsi convincere di nuovo dal Cavaliere. Tuttavia la battaglia non e' scontata e noi, con i piedi per terra, dobbiamo prepararci a combatterla con le armi della partecipazione, dell'unita' e della mobilitazione capillare.