L'editoriale di Marina Sereni
Il confronto televisivo tra i candidati del centrosinistra, di cui tanto hanno parlato commentatori politici ed esperti della comunicazione, ha mostrato plasticamente che, mentre nel campo della destra c'e' una grande confusione, un cumulo di macerie difficili da rimuovere, nel nostro campo c'e' una proposta politica e una classe dirigente seria che, pure nel pieno della competizione, riesce a mandare un messaggio di cambiamento e di speranza. Poi ci sono altri protagonisti sulla scena politica, alcuni intrappolati loro malgrado nella crisi del "berlusconismo" come Di Pietro e l'Idv, altri in rapida quanto contraddittoria ascesa come Beppe Grillo e il M5S, alle prese con una crescita di consenso che aumenta la domanda di democrazia interna.
Mancano nove giorni al 25 Novembre, li possiamo spendere per rafforzare il profilo culturale, ideale e programmatico dell'Alleanza dei Democratici e Progressisti oppure per indebolirlo con polemiche e battibecchi. Eppure i sondaggi che oggi premiano il Pd e il centrosinistra ci dicono che abbiamo bisogno delle idee e dell'impegno di tutti, dentro e fuori il Pd, per poter realisticamente puntare a vincere alle elezioni e renderci capaci di governare. Non e' tanto difficile da capire.
Rivolgo questa riflessione ovviamente prima di tutto a me stessa, ma non sarei sincera se non dicessi che in particolare da alcuni dei sostenitori di Renzi, da ultimo dalla Leopolda ancora in corso, ho sentito con allarme parole che vanno nella direzione opposta. Parole senza senso, che introducono veleno allo stato puro. Ci si può scherzare, come ho visto e' successo ieri su twitter sull'espressione "scagnozzi", ma non sottovaluterei non solo le scorie che queste polemiche lasciano tra i militanti ma soprattutto il senso di estraneità che generano tra i semplici elettori.
Mi auguro si tratti di episodi isolati e di incidenti di percorso, sarei preoccupata se qualcuno pensasse che per scaldare l'ambiente e magari conquistare qualche spazio nei mezzi di comunicazione si debba alzare i toni per di più su questioni che riguardano la correttezza del voto e il rispetto delle regole. Meglio, molto meglio, sarebbe che si accendesse il confronto sui programmi e sui contenuti e che lavorassimo tutti - proprio tutti - a far funzionare la macchina organizzativa delle Primarie.
Registrarsi e' complicato, ci dicono alcuni militanti ed elettori, ci vuole qualche minuto e non sempre e non per tutti luoghi e orari degli uffici elettorali sono comodi. C'e' stato fin qui un discreto afflusso ma ora vengono i giorni cruciali. Usiamo bene il sito www.primarieitaliabenecomune.it, andiamo di persona all'ufficio elettorale più vicino, diffondiamo le informazioni utili per registrarsi prima, evitiamo che il 25 si creino inutili file. Dovrebbe essere interesse di tutti - proprio tutti - far si' che la partecipazione sia la più alta e tranquilla possibile.
Se, come credo, il 25 parteciperanno milioni di elettori ed elettrici e sarà una giornata di festa, avremo fatto una buona cosa non solo per il Pd e per il centrosinistra ma per l'Italia e la sua democrazia.