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Buone Primarie a tutti

19 Ottobre 2012

L'editoriale di Marina Sereni

Gli ultimi mesi di legislatura saranno molto impegnativi e determineranno in buona parte le condizioni in cui andremo al voto nella prossima primavera.

Sul piano economico e sociale innanzi tutto. Il Consiglio Europeo di ieri ha mostrato chiaramente la fatica nel confronto tra i principali Stati membri e ha confermato che l'asse Hollande-Monti può portare ad un compromesso ragionevole con la cancelliera tedesca: passi avanti sul terreno dell'unione bancaria, nessun commissariamento dei parlamenti nazionali in materia di bilanci ma anche impegno a non allontanarsi dal sentiero del risanamento.
Come d'abitudine si profila un accordo di principio che tuttavia sara' oggetto di decisioni successive.  All'indomani dell'assegnazione del Premio Nobel per la Pace, l'Unione Europea dovrebbe saper onorare la lungimiranza e il coraggio dei padri fondatori con scelte che rendano la costruzione europea e la moneta unica irreversibili e solidi.
La durezza della crisi, che le manifestazioni in Grecia rendono drammaticamente evidente, produce un malessere profondo anche nella nostra società e impone alla politica, e in particolar modo al Pd e ai progressisti, di non perdere mai di vista le condizioni dei più deboli, di chi ha poco o nulla e non deve essere lasciato solo. Il rapporto Caritas sulla povertà e' un grido di allarme che dobbiamo raccogliere.
Il primo banco di prova per questa sfida e' la Legge di Stabilita' approdata in questi giorni alla Camera. Si intravede nella proposta del Governo l'intenzione di restituire agli italiani qualcosa in cambio dei sacrifici che hanno compiuto in questi ultimi mesi ma il risultato e' molto contraddittorio e contiene degli elementi di iniquità preoccupanti. Il Pd e' al lavoro per presentare proposte emendative, in particolare nella parte fiscale, perché a saldi invariati si possa effettivamente alleggerire il peso sul lavoro, sulle imprese serie, sulle famiglie. Una rimodulazione delle aliquote Irpef e' ragionevole e positiva se si conservano alcune detrazioni, se si da' qualcosa agli incapienti, se si abolisce l'Iva per le cooperative sociali, se si salvaguardano servizi sociali e sanitari essenziali di competenza di Regioni e Enti Locali. Altrimenti sotto la cortina fumogena della riduzione delle tasse si nasconde in realtà un aumento che colpisce di più, direttamente o indirettamente, chi ha di meno. Sugli esodati e' positiva l'istituzione del fondo, che accoglie una nostra battaglia, ma la dotazione finanziaria e' ancora troppo modesta. Quanto alla scuola l'aumento delle ore di insegnamento settimanale da diciotto a ventiquattro ha un impatto inaccettabile sia sulla professionalità degli insegnanti di ruolo sia sulle possibilità di ingresso di nuovi docenti.
Sono questi i punti sui quali nei prossimi giorni ingaggeremo un confronto serrato in Commissione con le altre forze politiche e con il Governo: si tengano fermi i saldi finanziari ma si discuta sul merito e si dia al Parlamento il ruolo che ha (Merkel permettendo!).

Nell'altro ramo del Parlamento, dopo l'approvazione faticosa della legge anticorruzione, insufficiente ma importante in un momento come questo, se non altro perché apre la strada alla incandidabilita' di persone condannate per reati contro la pubblica amministrazione, il banco di prova principale sara' la Legge elettorale. Qui i giochetti della destra sembrano non finire mai. Il testo base della Commissione non ci piace ma noi stiamo lavorando per raggiungere comunque una mediazione mentre dall'altra parte riemergono le tentazioni più inconfessabili. Obiettivo: rendere più difficile la vittoria del centrosinistra o, in alternativa, andare a votare con il Porcellum scaricando la responsabilità sul Pd. Allerta massima, servirà anche la mobilitazione dei cittadini.

Infine le Primarie: ci siamo. Chi aveva immaginato una gara tutta sul ricambio delle classi dirigenti dovrà ora mutare registro. Non e' questo il terreno della competizione: non solo perché con il Pd il rinnovamento e' già iniziato - nelle istituzioni locali, nella direzione del partito, nel Parlamento - ma anche per le scelte di Veltroni e di D'Alema. Ci saranno altri luoghi e momenti per tornare a riflettere su questo nodo, su come il rinnovamento possa e debba coniugarsi con il riconoscimento dei meriti e delle storie personali e collettive. Certo e' che ora la sfida si sposta su un terreno diverso, quello del progetto per l'Italia del futuro, delle idee e delle proposte capaci di unire le tante energie positive di cui disponiamo per fare le riforme e far uscire il Paese dalla crisi. E, chissà perché, quando penso ad una persona capace di unire mi viene in mente Pierluigi Bersani. Buone primarie a tutti.

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