“Il Partito Democratico ha deciso di appoggiare il governo Monti perché il Paese ne aveva bisogno, rinunciando ad andare ad elezioni anticipate che, probabilmente, avremmo vinto. Quello in carica non è il nostro governo ma non è neanche un governo che con noi non c’entra nulla”. È il commento di Franco Mirabelli, consigliere regionale Pd della Lombardia, intervenuto nel corso di una trasmissione televisiva.
“Questa tendenza a dire che le colpe di ciò che accade sono tutte del governo Monti è sbagliata. Monti è lì a risolvere un problema che qualcuno prima ha contribuito a creare. È inaccettabile che chi ha contribuito a creare il problema, adesso, venga a spiegarci che è tutto da rifare perché la gente soffre. Berlusconi, con l’operato del suo governo, ha delle responsabilità per quello che è accaduto e che sta accadendo” – continua Mirabelli.
“Sulla riforma del lavoro, non è vero che il governo Monti è uguale al governo Berlusconi. - afferma il consigliere regionale del Partito Democratico - Il problema è come è stata impostata la modifica dell’Articolo 18.
Se un’azienda chiude o ci sono ragioni economiche serie, è ovvio che si può licenziare ma questo sta già succedendo anche adesso che l’Articolo 18 è in vigore.
Il problema, invece, è che, se un lavoratore che viene licenziato formalmente per ragioni economiche fa ricorso e il giudice stabilisce che non c’erano le ragioni economiche ma lo si sta licenziando per altro, il lavoratore ha diritto ad un indennizzo ma non può essere reintegrato e, questo, è sbagliato perché crea incertezza.
Questa norma va corretta e il Pd lavora per correggerla. Non cadrà il governo per questo e ci sarà comunque la riforma del lavoro”.