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Braga: il decimo rapporto ASviS ci consegna una fotografia preoccupante

22 Ottobre 2025

Il decimo Rapporto ASviS "L'Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile", presentato oggi alla Camera dei Deputati, ci consegna una fotografia preoccupante: l’Italia arretra su alcuni fronti dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, restando lontana dal raggiungimento dei rispettivi Target.
In particolare gli indici relativi al nostro Paese mostrano un peggioramento per sei Obiettivi su 17 (sconfiggere la povertà; acqua pulita e servizi igienico-sanitari; ridurre le disuguaglianze; vita sulla Terra; pace, giustizia e istituzioni solide; partnership); per altri quattro (sconfiggere la fame; salute e benessere; imprese, innovazione e infrastrutture; città e comunità sostenibili) la situazione è invece stazionaria. Miglioramenti limitati si rilevano in sei casi (istruzione di qualità; parità di genere; energia pulita e accessibile; lavoro dignitoso e crescita economica; lotta contro il cambiamento climatico; vita sott'acqua). Un forte aumento si rileva solo per l'economia circolare. Infine, in Italia dei 38 Target specifici analizzati, solo undici ovvero il 29% del totale sono raggiungibili entro il 2030, mentre ventidue cioè il 58% non verranno raggiunti.
È un segnale d’allarme che conferma quanto sia necessario impostare una strategia nazionale post-PNRR capace di integrare politiche economiche, sociali e ambientali per recuperare il terreno perso.
Il rapporto richiama anche le responsabilità dell’Unione Europea, che rischia di perdere la propria leadership nella sostenibilità, e sottolinea la necessità di una governance capace di anticipare i rischi e orientare le scelte pubbliche nel medio-lungo periodo.
In un contesto globale segnato da guerre, crisi climatiche e disuguaglianze crescenti, non possiamo considerare la sostenibilità - come ha ribadito il direttore di #ASviS, Enrico Giovannini - “un fastidio”, ma un investimento imprescindibile sul futuro del Paese e delle nuove generazioni.
L’Italia e l’Europa devono tornare a essere protagonista nel costruire un modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità, sulla giustizia sociale, pace, su diritti e la transizione ecologica ed energetica. Serve una svolta per riportare l’Italia e l’Europa sul sentiero dello sviluppo sostenibile.

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