Qualche giorno fa lo scrittore Javier Cercas concludeva una sua riflessione con queste parole: “ e se il mondo stesse aspettando l’Europa? E se avesse bisogno di noi molto più di quanto immaginiamo? Arancha González Laya, ex ministra degli Esteri, l’ha detto così: «Ci sono molti Paesi che si sentono già orfani e bisognosi di un partner stabile e serio come l’Ue, che è un’isola di stabilità e affidabilità di fronte a questi Stati Uniti che sono oggi l’epicentro dell’instabilità geopolitica globale». Il XX secolo è stato degli Stati Uniti; il XXI forse non lo sarà: Trump è il sintomo di una decadenza in incubazione da anni. Chi dominerà il futuro? Lo spietato autoritarismo cinese o l’Europa con la sua democrazia, con il suo welfare e il suo ordine internazionale basato sulle regole? Che cosa preferisce il mondo? Che cosa preferisce lei?” Ecco già condividere queste domande credo sia sufficiente per essere in piazza con le bandiere blu e le stelle gialle.
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