È inutile girarci intorno: ci troviamo ad affrontare lo sviluppo più importante e pericoloso per la sicurezza in Europa dalla fine della Guerra fredda.
Leggo, come tutti, con apprensione l'evolversi della situazione in Ucraina in queste ultime ore. Non sembrano avanzare le trattative e i negoziati delle ultime settimane tra Stati Uniti e Russia per scongiurare un'eventuale invasione delle truppe russe, oramai pesantemente e pericolosamente dispiegate al confine con l'Ucraina.
Nonostante le crescenti tensioni e l'evidente rischio di instabilità per tutta la regione, è ora imperativo mantenere aperti tutti i canali di dialogo e dare ogni possibilità ai canali diplomatici di risolvere questa impasse. Non possiamo permetterci in alcun modo e per nessun motivo lo scoppio di un conflitto. Spero che la ragione prevalga presto sulle incertezze, le paure e le reciproche diffidenze tra le parti.
Oggi il Consiglio Ue dei Ministri degli Esteri si riunisce per preparare una posizione comune, insieme al Segretario di Stato americano Blinken. Mai come oggi scontiamo anni, se non decenni, di sottovalutazione della nostra politica estera e di difesa comune, e questo influisce sulle nostre effettive capacità di giocare un ruolo chiave sullo scenario internazionale, come sarebbe logico in situazioni in cui in gioco c'è la sicurezza del nostro continente.
