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Pinotti: da Iv irruenza ma condivide alcune richieste di noi dem - intervista del Corriere della Sera

20 Dicembre 2020


di Giuseppe Alberto Falci

Presidente Roberta Pinotti, ci avviciniamo alla crisi di governo?
«Venerdì in Senato abbiamo approvato il cambiamento radicale dei decreti Salvini. I voti a favore sono stati tanti e non era scontato. C`è stata una solidità profonda su queste modifiche. Ora però il vero tema è che noi abbiamo davanti due sfide importanti».
Andiamo con ordine.
«La prima sfida è la verifica del programma di governo, un percorso iniziato il 5 novembre scorso come richiesto dal Pd. La seconda si chiama Recovery fund, abbiamo 209 miliardi e un piano da presentare entro febbraio per rilanciare il Paese. Dunque, più che discutere di sofismi politicisti, è necessaria la capacità di sintesi del premier».
E se il 6 gennaio Matteo Renzi ritirasse i ministri?
«Non faccio mai il processo alle intenzioni ma alcuni temi posti dal Pd, penso al Mes sanitario, sono condivisi anche da Italia viva. A volte Renzi ha un’irruenza che sembra puntare allo strappo. Tuttavia ha precisato che non vuole crisi. Detto questo, è evidente che abbia un po` stressato le tensioni dentro la maggioranza».
Anche voi del Pd rimproverate un certo immobilismo a Conte. Urge un rimpasto?
«Non siamo convinti che il tema sia il rimpasto. Semmai serve una marcia nuova. Servono progetti che non siano soltanto efficaci ma che si portino a compimento. E su questo che ci vogliono energie. Il totoministri non ci interessa».
Il premier deve cedere la delega ai servizi?
«Attenzione, non è una rivendicazione di parte. Noi diciamo un`altra cosa: in un momento in cui il premier è impegnato sul Recovery plan e su altri dossier delicati, crediamo, non per sfiducia ma per il miglior funzionamento del Paese, che sia necessario cedere quella delega».
Se finisse il Conte II vedrebbe solo le urne?
«Io non penso a esecutivi di larghe intese. La maggioranza è questa. Ci sono dei momenti in cui alcune cose non possono succedere. E venerdì in Senato abbiamo vissuto una serata drammatica, un commesso e un questore sono finiti in infermeria. Ci rendiamo conto? Per le larghe intese ci deve essere il clima».


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