"L'Italia deve ottenere che il tema dell'immigrazione diventi un tema europeo e non legato solamente alle politiche nazionali". Lo ha detto il presidente della commissione Esteri della Camera, Piero Fassino, intervenendo al webinar "Verso una politica europea delle migrazioni?", organizzato da Euractiv Italia e Cespi. Sul tema del nuovo Patto europeo sull'asilo e le migrazioni proposto dalla Commissione europea Fassino ha spiegato che è giunto il momento di "uscire dalla visione che è schiacciata sull'emergenza. Noi ci siamo concentrati in questi anni soprattutto sugli sbarchi: quanti ne arrivano e da dove arrivano. Questo è stato quello che è stato fatto fino ad ora in Europa e anche in Italia. L'immigrazione - ha aggiunto Fassino - è un fenomeno strutturale, non può essere considerato un fenomeno congiunturale. E se è strutturale non può essere gestito solamente con l'emergenza. Questo è il salto che dobbiamo imporre".
MIGRANTI, FASSINO: UE SOSTENGA CON GRANDI RISORSE LE POLITICHE DELL'INTEGRAZIONE
"Come l'Europa nell'emergenza del Covid ha offerto ai paesi membri, con Sure, 100 per sostenere le casse integrazioni e le misure straordinarie contro la precarietà e la disoccupazione. Si inventi un meccanismo da 100 miliardi di euro per sostenere le politiche di integrazione di quelli che vengono in Europa". Lo ha detto il presidente della commissione Esteri della Camera, Piero Fassino, intervenendo al webinar "Verso una politica europea delle migrazioni?", organizzato da Euractiv Italia e Cespi. Questa proposta, che non vuole essere per Fassino una "provocazione", sarebbe necessaria per poter gestire l'integrazione degli immigrati che giungeranno dai paesi del Sud del mondo nei prossimi anni. "In Italia si deve incardinare la responsabilità delle politiche dell'immigrazione sui sindaci. Le politiche dell'integrazione le fanno i sindaci sui territori. Per questo dobbiamo dare ai sindaci la responsabilità del tema, dandogli i soldi, europei e italiani, e dandogli la responsabilità". "Ogni sindaco deve però sapere che la quantità dei migranti che gli vengono assegnati dai prefetti, è commisurata alle dimensione del suo territorio".