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Pinotti: Ferruccio era l`unico per fare l`alleanza, non ha diviso i nostri - intervista de Il Secolo XIX

24 Settembre 2020

“Il governo dura e si rafforza: non può mancare l’esecutivo quando si dovranno spendere i miliardi dell’Europa”

Roberta Pinotti tira dritto. E difende la scelta di Ferruccio Sansa come candidato dell`esperimento benchmark tra Pd e M5S. E come il vice segretario dem Andrea Orlando, anche la senatrice, presidente della commissione Difesa del Senato e d ex ministra della Difesa dei governi Renzi e Gentiloni, rilancia l`alleanza anche per le amministrative, «lo vuole la coerenza», nella certezza che i miliardi da gestire terranno invita il governo.
Lei è tra coloro che hanno sostenuto la candidatura di Sansa. Pentita?
«L`ho sostenuto perché ci ha consentito di fare l`alleanza più ampia possibile. E l`alleanza coni 5S era un punto condiviso da tutti. Nell`unica regione in cui i Cinquestelle avevano detto di sì all`alleanza, sarebbe stato singolare per il Pd non farla mentre cercava di promuoverla altrove. Su Sansa c`era convergenza anche della sinistra».
Quindi non giudica divisiva la candidatura di Sansa?
«Penso che abbia creato una discussione, anche piuttosto lunga, nei gruppi dirigenti. Ma non ha creato divisioni trai nostri elettori. Dai flussi risulta che la fedeltà al candidato Sansa sia stata maggiore tra gli elettori del Pd che trai 5S».
Come valuta il risultato in Liguria?
«Toti ha vinto in modo molto significativo, somma di un consolidamento forte, ma anche della gestione dell`emergenza Covid e di tutta la questione del ponte di Genova. Una situazione difficile alla quale si aggiunge anche che non governiamo più nessun capoluogo di regione. Detto ciò non posso ovviamente essere soddisfatta, ma questa alleanza ha fatto sì che un campo progressista, nuovo e diverso, sia stato costruito anche per le prossime scadenze elettorali».
Il primo capoluogo che andrà a votare sarà Savona nel 2021. Stessa alleanza?
«Anche dentro i Cinquestelle, a cominciare dallo stesso Di Maio, si sta parlando di attrezzarsi per tempo per le amministrative. Ed era importante lanciare questo messaggio di costruzione comune: nel momento in cui si governa insieme il Paese, anche in un momento complicato, non è comprensibile per gli elettori non portare anche sui territori un progetto comune. Il candidato alle regionali è stato scelto in ritardo e 50 giorni di campagna elettorale in tempo di Covid con agosto in mezzo sono stati pochi per promuovere ampia partecipazione, ma l`alleanza ha fatto lavorare insieme gruppi che prima si guardavano in cagnesco e che ora hanno capito che ci sono anche molti temi che uniscono. Non siamo diventati tutt`uno con i grillini, ovviamente, ma l`esperienza di governo sta cambiando molto i 5S e sta facendo bene, a mio giudizio, al PD e anche al Paese. Ci si dimentica spesso che i 5S, votando la Von der Leyen, hanno permesso di non consegnare al centrodestra l`Europa. Oggi invece abbiamo Gentiloni commissario, Sassoli presidente del parlamento europeo, e sull`Italia stanno per arrivare miliardi di
finanziamenti».
Eppure il Pd ad ogni tornata elettorale perde elettori: un`emorragia inarrestabile. In Liguria con i119,8% è addirittura dietro alla lista Toti.
«In ogni elezione la lista del sindaco o del presidente attivano un numero significativo di voti: è accaduto anche nelle Regioni che abbiamo vinto. Il Pd era stato dato per morto dopo le politiche, nel 2018. Poi si disse che era subalterno ai 5S. Invece adesso i giornali titolano “Zingaretti batte Salvini”. In politica non bisogna solo contare i voti, ma guardare anche all`uso che se ne fa».
Però ha perso appeal e riferimenti: una volta insegue il centro, un`altra la sinistra…
«Ho sostenuto Zingaretti perché ha una linea politica molto chiara. Dopo le politiche il partito non toccava più palla e si parlava di bipolarismo tra Lega e 5S. Ora il Pd è al governo. Non vedo un problema di identità. E la discussione sul referendum, ad esempio, ha dato un bel segnale di vita democratica».
Forse sarebbe andata meglio un`alleanza con Iv?
«Governiamo insieme li Paese, mi è dispiaciuto che non fosse alleata alle regionali: il messaggio politico sarebbe stato più coerente. Iv non deve sentirsi opposizione sui territori».
Cosa farete con Renzi e i renziani adesso?
«Siamo alleati. Su molti temi abbiamo visioni comuni, su altri si discute. Ma se in una maggioranza c`è sempre qualcuno che gioca a fare il Pierino, si fa sentire solo la dissonanza».
Ora in Liguria c`è chi invoca il congresso straordinario così il cerino rischia di restare in mano al segretario regionale Farello, che invece Sansa non lo voleva…
«Non credo alla resa dei conti in un partito che è, invece, una comunità. Penoso che in politica si cerchi sempre un capro espiatorio».
Durerà il governo?
«Sicuramente sì. E si rafforza. Neppure più Salvini chiede le dimissioni. Ma soprattutto non possiamo pensare che non ci sia un governo nel momento in cui si devono preparare i piani per spendere i 209 miliardi dell`Europa, i 100 del fondo per la disoccupazione e, come io penso, l`utilizzo dei fondi del Mes per la sanità».: «Ora il progetto alle amministrative»


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