"Laddove possibile e vi sono le condizioni intese Pd e M5S nelle elezioni regionali sarebbero auspicabili sulla base di candidature forti, innovative e su piattaforme programmatiche condivise”. Lo scrive in una nota il segretario del Pd Lazio e membro della direzione nazionale dem, Bruno Astorre.“Consegnare le Regioni che andranno a votare a settembre alle destre populiste che hanno trovato in molti casi convergenze sulle candidature sarebbe un errore grave e al di là di ogni logica. Credo che oggi più che mai si debba trovare una sintesi, ripeto laddove possibile, e penso ad esempio alla Liguria dove individuare un candidato vincente con un profilo condiviso sul quale costruire un’alternativa sul programma. Ritengo – spiega Astorre - che nelle Marche, dove si è compiuta una scelta di discontinuità, il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi possa essere un candidato di livello che porta con sé una connotazione politica e civica innovativa, così come la ricandidatura in Puglia del governatore Michele Emiliano, considerato da tutti il più “grillino” del Pd, per non parlare dell’azione e delle scelte politiche e amministrative che ha messo in campo in questi anni nella sua regione. Se non ora quando? - chiede Astorre - direi al Movimento 5 Stelle, pur nel rispetto delle legittime valutazioni. Diamo ai cittadini di queste Regioni – conclude il senatore dem - governi capaci di affrontare la sfida della ripartenza e la costruzione di un nuovo modello di sviluppo, lontano da quello delle destre”.