"In questo momento, dobbiamo per prima cosa essere vicini ai nostri militari, tutta la comunità nazionale, al di là delle divisioni politiche, deve essere al fianco dei nostri contingenti, in particolare ai soldati impegnati in Iraq". Lo ha dichiarato intervenendo oggi a Radio 3 Rai la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni che ha aggiunto: "Gli eventi drammatici di queste ore rendono evidente che in Iraq siamo parte di una coalizione che ha condiviso e condivide la necessità di combattere il terrorismo e stabilizzare la regione. Proprio per questo è bene che la solidarietà non vada ricercata solo dopo. Sarebbe perciò utile che le scelte di ogni membro della coalizione fossero segnate dalla collegialità e da una condivisione preventiva, visto che i rischi poi sono collettivi".
"A questo proposito - ha sottolineato Sereni - dobbiamo per prima cosa ritrovare le ragioni dell’Occidente e capire che l’interesse nazionale non si difende con il sovranismo. Dobbiamo invece dare risposte su una scala che vada oltre i confini nazionali. L’Unione europea in questi anni si è sicuramente indebolita, non per colpa della ‘Signora Europa’ ma di governi, non solo guidati da leader sovranisti, che non hanno voluto compiere fino in fondo la scelta di cedere una parte della propria sovranità in politica estera e di difesa. Bisogna dunque - ha spiegato la Vice Ministra - fare una battaglia perché in Europa si condividano scelte comuni. L’Europa per esempio potrebbe avere spazio nel cercare di salvare quello che resta dell’accordo sul nucleare con l’Iran che Teheran ha annunciato di voler abbandonare definitivamente. Se su questo e su altro Europa e Stati Uniti si divaricano, non è che l’Occidente si rafforzi. Magari gli Usa possono transitoriamente propendere a occuparsi molto di se stessi e poco del mondo, ma quando poi scoppia una crisi come quella attuale, - ha concluso Sereni - avere un rapporto positivo nella Nato e con l’Ue è nel pieno interesse di Washington".
Marina Sereni ad Agorà-Rai3
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