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Ue: Sereni, Mediterraneo torni ad essere al centro dell'agenda

25 Novembre 2019

Marina Sereni a Palermo insieme a Giuseppe Lupo e teresa Piccione




Guarda il servizio del TGR Sicilia

Un appuntamento con i ministri degli Esteri e leader politici dell'area mediterranea dal titolo 'Dialoghi mediterranei', a Roma, dal 5 al 7 dicembre, promosso dalla Farnesina. Ed ancora, In Medio Oriente, a Ramalla, un business forum italo-palestinese, l'1 dicembre, in collaborazione con Confindustria. Sono alcuni appuntamenti al centro dell'agenda politica del Mediterraneo, annunciati dalla vice ministra agli Esteri, Marina Sereni, intervenuta a Palermo, ad un incontro sul tema della pace, dei diritti umani, lotta al razzismo, promosso dal Partito Democratico. "La stabilità e la prosperità dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo - ha affermato la vice ministra - sono la precondizione per la stabilità e la prosperità dell'Italia e dell'Europa. Le primavere arabe e le guerre che si sono susseguite ci obbligano a guardare di più a questa area del mondo. Dobbiamo insistere affinchè l'Europa decentri la sua agenda di politica estera e di vicinato verso il Mediterraneo e verso l'Africa". "Abbiamo delle situazioni di crisi vicino a noi - ha aggiunto Sereni - pensiamo alla Siria e alla Libia. Nei prossimi giorni, la Farnesina ha organizzato un evento importantissimo, Med Dialogue, a Roma, un appuntamento a cui parteciperanno tutti i ministri degli esteri ed esponenti della società civile. Non esiste una soluzione militare alla vicenda libica, ma solo la necessità di fermare le armi e costruire le condizioni affinché i libici si parlino e tornino al tavolo del negoziato". Riferendosi infine alla situazione in Medio Oriente tra Israele e Palestina lka vice ministra ha sottolineato che "bisogna rimettere in moto il processo di pace. L'1 dicembre con i giovani di Confindustria e un gruppo di imprenditori italiani ci recheremo a Ramalla per un business forum italo-palestinese".


Sicilia:Sereni, 'Legge sulla pace è utile in tempi bui'
Viceministra Esteri: 'Premiare comportamenti positivi, civici' 


"Penso sia un bene che la Regione Sicilia, un'isola strategica per collocazione, storia e cultura, si sia dotata di un utilissimo strumento che possa rischiarare i tempi bui in cui viviamo e possa valorizzare e incentivare la partecipazione civile": lo ha dichiarato la vice ministra degli Esteri e della cooperazione internazionale Marina 
Sereni, intervenuta oggi a Palermo a un incontro a palazzo Comitini sui temi della cultura della pace, della lotta al razzismo e dei diritti umani. "Siamo in un tempo - ha proseguito - in cui i comportamenti positivi devono essere premiati, riconosciuti, valorizzati proprio perché vogliamo sconfiggere quel buio che vediamo nelle realtà di conflitto". Sereni ha auspicato che in Sicilia sia approvata una legge che promuova una cultura di pace e l'educazione alla nonviolenza, con lo scopo di contrapporsi alle numerose installazioni militari presenti nella regione e per favorire la naturale vocazione dell'isola a rappresentare un "ponte di pace" tra i popoli del Mar Mediterraneo. "Abbiamo il dovere di ascoltare e raccogliere quello che di buono dalla società ci può servire per orientare la nostra azione di Governo - ha proseguito. "Nei giorni scorsi - ha aggiunto - abbiamo visto con orrore e preoccupazione la necessità di assegnare una scorta alla senatrice a vita Liliana Segre. Ogni giorno, in ogni luogo, si verificano episodi di razzismo e discriminazione, soltanto perché sei nato in un altro Paese oppure perché hai la pelle di colore diverso. Inoltre, ci sono tante guerre intorno a noi, alcune anche alle nostre porte, ai confini. Pensiamo alla Libia, alla Siria, a Israele e Palestina, dove nei giorni scorsi si è verificata una nuova fiammata di violenza e distruzione". 


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