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L’idroscalo diventa istituzione - di Arianna Censi su Cooperazione & Solidarietà

30 Settembre 2019

Lo scorso 31 luglio si è riunito per la prima volta il Consiglio di amministrazione della neonata Istituzione Idroscalo di Milano. Si tratta di un evento che, a suo modo, rappresenta simbolicamente un concreto cambio di passo nella gestione del grande Parco metropolitano alle porte di Milano. Credo si tratti anche di un momento, in qualche modo, storico: l’avvio di un percorso di cambiamento che porterà l’Idroscalo verso un ruolo centrale, non solo come arena sportiva e luogo di relax, ma anche in vista delle Olimpiadi che verranno. La Città metropolitana, col suo Sindaco, si è spesa tantissimo per raggiungere questo risultato.
L’Istituzione, che avrà una propria autonomia gestionale, dovrà redigere un proprio bilancio in pareggio e, a fianco di un ridotto fondo di dotazione dell’Ente, dovrà attrarre risorse finanziarie e servizi fuori dal perimetro pubblico.
L’Istituzione Idroscalo avrà quindi margini gestionali ampi per quella che rappresenta la vera sfida: la capacità di mettere assieme Pubblico, Privato e Terzo Settore in una sinergia armoniosa che attiri finanziamenti e sviluppi appieno le potenzialità del Parco. Questo già avviene oggi, ma bisogna fare uno sforzo ulteriore, guardare avanti. Non basterà più dunque il tradizionale contratto di concessione, verranno studiati contratti in project financing, finanziamenti con fund raising e crowdfunding, soluzioni facilitate alle donazioni e ai lasciti. Cercando di utilizzare al massimo le ricadute di una generosità e di una disponibilità alla partecipazione pubblica che a Milano è ormai un dato di fatto. A tutto questo, dovrà coniugarsi la capacità degli uffici di accogliere capitali privati, servizi disponibili del Terzo Settore, con procedure snelle e tempi certi. Non si parte da zero: in questo ultimo periodo, anche grazie alla sponsorizzazione del Gruppo Cap, ottimi risultati sulla manutenzione del verde e sulla comunicazione sono stati assicurati. Compito prioritario dell’Istituzione sarà però quello di affiancare a CAP altre società, imprenditori a vario titolo, Onlus, associazioni, donatori, in progetti da realizzare all’Idroscalo, che siano occasionali o permanenti.
L’Istituzione sarà una società pubblica senza personalità giuridica, con un presidente, Paolo Taveggia, nominato dal Sindaco metropolitano e un Cda - Paola Guerra, Carlo Stracquadaneo, Federico Figini e Marco Francioso - in cui siedono il Comune di Milano, i due Comuni su cui insiste territorialmente l’Idroscalo e cioè Segrate e Peschiera Borromeo, la Regione Lombardia e, naturalmente, la Città metropolitana di Milano, proprietaria del Parco. L’Idroscalo di Milano è un’oasi di verde e di acqua che non ha eguali in nessuna città del mondo. A soli otto chilometri dalla Madonnina, si possono praticare oltre venti discipline sportive, persino surfare; ammirare sculture di artisti di fama internazionale piuttosto che di giovani artisti; passeggiare con gli amici o i familiari in pieno relax; per tutto l’anno, d’estate come d’inverno. Insomma, per l’Idroscalo, neonata istituzione, il futuro è sì una sfida, ma soprattutto è una grande opportunità.

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