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Zingaretti: il Paese al fianco di chi rischia il lavoro

01 Luglio 2019

Al via il viaggio per l’Italia del segretario dem. Prima tappa al Sud, nella provincia di Caserta, tra eccellenze e aziende in sofferenza



Zingaretti: svuotare subito i campi profughi in Libia con corridoi umanitari e rimpatri volontari


“Verso Caserta, prima tappa del viaggio per l’Italia. Incontriamo lavoratori e imprenditori. L’Italia e il Sud hanno bisogno di lavoro, sviluppo sostenibile, innovazione formazione. Non di odio e propaganda. Costruiamo l’alternativa“.
Con queste parole, scritte in un tweet, il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha dato il via al “viaggio per l’Italia”, il tour annunciato qualche giorno fa, ideato al Nazareno con l’intenzione di mettere in luce da un lato gli elementi virtuosi, dall’altro gli ostacoli, che toccano oggi il mondo del lavoro, dell’economia e dello sviluppo.

 

Quattro le tappe di questa prima giornata, tutte in provincia di Caserta: l’azienda di automotive ad alta automazione Proma Group di San Nicola la Strada, la Jabil di Marcianise, multinazionale americana nel settore delle Telecomunicazioni, che nei giorni scorsi ha annunciato di aver avviato la procedura di licenziamento collettivo per 350 lavoratori, l’azienda Vinicola Il Verro di Formicola e la Ferrarelle di Presenzano, sito dove è presente anche un centro di riciclo delle plastiche.

“Inizia questo viaggio in un’Italia che produce, di cui sono orgoglioso. Proma Sud è un’azienda orgoglio per l’Italia. Ma il viaggio toccherà anche un’Italia in crisi, in cui bisogna voltare pagina“, è stato il commento di Zingaretti al suo arrivo a San Nicola la Strada per la prima tappa.

“Dall’agenda del Governo sono sparite questioni come il lavoro, la scuola, il Sud – ha aggiunto il leader dem -. Sul Mezzogiorno non c’è un’idea di investimenti infrastrutturali, fondamentali per garantire un futuro. E così la cassa integrazione al Sud cresce del 100% mentre nel resto del Paese è del 35%”.
Anche la Proma Group, infatti, pur producendo componenti per auto per clienti importanti come Fca, fa ricorso alla cassa integrazione a rotazione per i suoi quasi 250 addetti.

“E’ necessaria una politica industriale – ha proseguito Zingaretti – che punti sull’export, sull’innovazione, ci vuole meno burocrazia, maggior sostegno alla scuola, ma sembra che tutto ciò al Governo non interessi“.

 

Ancora più drammatica la situazione alla Jabil di Marcianise, dove 350 lavoratori sono a rischio licenziamento, con il primo confronto tra le parti che si terrà proprio oggi nella sede casertana di Confindustria.
“Sono qui perché i lavoratori devono sapere che non sono soli, ma un intero Paese è con loro. Noi siamo dalla loro parte e staremo con loro fino a quando non verranno ritirati i licenziamenti”, ha sottolineato Zingaretti nella tappa allo stabilimento, chiedendo all’azienda “di ritirare la decisione” e al Governo “di convocare un tavolo per lavorare a una soluzione”.

Scriverò stasera al Governo – è stato l’annuncio – perché adotti ogni passo, dagli incentivi ad altre forme di sostegno, per evitare che l’azienda persista nella scelta”.

“Laddove si investe in formazione e innovazione si ha successo” è stato il commento del responsabile Imprese del Pd, Pietro Bussolati. Per questo, ha aggiunto, “bisogna mettere le imprese in condizione di investire sulle persone, con la formazione e l’innovazione”.


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