'Abbiamo presentato un emendamento al Ddl sul salario minimo per perseguire la trasparenza sulla parita' tra i salari delle donne e degli uomini. Le lavoratrici in Italia percepiscono in media retribuzioni inferiori quasi del 20% e sono, con i giovani, la maggioranza tra i lavoratori poveri. E' un problema che si deve affrontare e a per questo stiamo presentando un disegno di legge piu' complessivo per risolvere il gap'. Lo riferisce Annamaria Parente (Pd), vicepresidente della commissione Lavoro del Senato. 'L'emendamento - spiega Parente - prevede l'inserimento di informazioni piu' chiare sui salari reali e sui bonus delle lavoratrici e dei lavoratori nei rapporti sulla situazione del personale che le aziende pubbliche e private devono redigere ogni due anni, secondo il Codice di parita' (decreto legislativo 198/200). Richiama inoltre la contrattazione collettiva agli obiettivi di parita' salariale". La proposta, a prima firma Parente, e' sottoscritta anche dai senatori dem Bellanova, Patriarca, Laus, Nannicini e Malpezzi.