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Lotta alla mafia Mirabelli: dal governo indicazioni più chiare ed esplicite non semplice dichiarazione di principio - lettera a Il Fatto Quotidiano

08 Giugno 2018

Sono intervenuto nel corso del dibattito sulla fiducia e ho incentrato tutto il mio discorso proprio sul fatto che non basta la frase striminzita letta da Conte

Scrivo all`editoriale del 6 giugno scorso in cui Peter Gomez accusa il Pd di un “silenzio infastidito di fronte alla parola mafia” pronunciata nell`Aula del Senato dal neo premier Giuseppe Conte. Forse Gomez non ha ascoltato il dibattito nell`aula di Palazzo Madama. E per questo inviterei Il Fatto, per una volta, ad evitare strumentalizzazioni politiche, almeno su un tema delicato come la battaglia contro le mafie.
Come vicepresidente del gruppo dei senatori del Pd sono intervenuto nel corso del dibattito sulla fiducia e ho incentrato tutto il mio discorso proprio sul fatto che non basta la frase striminzita letta da Conte – “combatteremo con ogni mezzo le mafie aggredendo le loro finanze e la loro economia” – per indicare un percorso per noi irrinunciabile, quando invece i primi fatti del governo vanno esattamente nella direzione opposta. Il ministro dell`Interno e vicepremier Matteo Salvini, quindi non uno qualunque nell`esecutivo giallo-verde-nero, nella sua visita in Sicilia non ha neanche pronunciato la parola “mafia”, come se la criminalità organizzata non esistesse. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, nonché altro vicepremier, Luigi Di Maio, non ha pronunciato verbo per giorni sull`uccisione del sindacalista Soumayla, avvenuta in un`altra regione segnata dalla presenza mafiosa e dal caporalato. Ci fa piacere che il Governo voglia applicare le leggi varate nella scorsa legislatura, a partire dal nuovo codice antimafia, utilizzando tutte le possibilità che esso prevede per colpire nei suoi interessi economici e finanziari le mafie. Ma da un Governo che si presenta alle Camere per ottenere la fiducia tutti si aspettano indicazioni più chiare ed esplicite da rivolgere al Paese di una semplice dichiarazione di principio. E, aggiungo, non si aspettano certo le brutte figure come quella fatta a Montecitorio nei confronti della memoria di Piersanti Mattarella! Bisogna dare segnali concreti che la lotta alla mafia è una priorità. Prima di tutto con comportamenti coerenti che, ad oggi, non ci sono stati.


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