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Mirabelli: Zagaria con le sue scelte si è messa da sola fuori dal partito - intervista de Il Mattino Caserta

29 Maggio 2018

Se fai la guerra ad un sindaco espressione del Pd sei lontana da quella comunità

Senatore Franco Mirabelli, la consigliera Raffaella Zagaria ha contestato il provvedimento di espulsione, sia sotto l`aspetto formale che sostanziale, può spiegare che cosa è accaduto?
«Non voglio fare polemiche con nessuno, ma il principio è semplice: se si sceglie di candidarsi contro il partito, oppure di non sostenere un sindaco Pd in consiglio comunale, si sceglie di stare fuori dal partito e mi limito solo a fare il notaio. Si tratta di scelte politiche che vengono assunte non in linea con il Pd e quindi si decide di collocarsi fuori dal partito mi sembrano cose di buon senso. Credo invece che debba far riflettere il fatto che molte questioni rilevanti passano sotto silenzio, poi l`esclusione di persone dal partito per i casi che ho appena citato fanno notizia e suscitano un clamore spropositato».
A quale questioni rilevanti si riferisce?
«Mi sarei aspettato che si aprisse un dibattito sulle critiche che ho fatto sul modo in cui si guarda agli enti strumentali, spesso finalizzato agli equilibri politici più che agli interessi dei cittadini. Mi sarei aspettato che si aprisse una discussione su Campania libera che è un movimento integrato al centrosinistra in Regione ed in molti comuni mentre in altri, ed in Provincia, è di sostegno al centrodestra. Su queste questioni che ritengo importanti è calato il silenzio».
Ci saranno provvedimenti di espulsione anche a Maddaloni?
«Il caso di Maddaloni non esiste perché ci sono un gruppo di iscritti che si sono sospesi ed hanno fatto scelte diverse nel sostenere candidati sindaci diversi da quello del Partito democratico».
ll Pd, in provincia di Caserta, continua a dare segnali di divisioni interne, qual è l` appello che vorrebbe lanciare ai dirigenti ed iscritti democratici di Terra di Lavoro?
«Intanto, la situazione politica generale richiede una capacità del Pd di mobilitarsi anche in provincia di Caserta e superare le divisioni per mettere in campo un partito unito che sul territorio spieghi cosa sta accadendo a livello nazionale. Voglio ringraziare il sindaco di Caserta, Carlo Marino e Camilla Sgambato (deputata nella passata legislatura, ndr) e tutti gli altri che oggi (ieri per chi legge, ndr) si sono impegnati a costruire una mobilitazione a sostegno del capo dello Stato. Questo è la dimostrazione che c`è una parte del partito che capisce questo momento delicato ed un`altra parte di iscritti ed amministratori che lavorano senza clamore per gli interessi dei cittadini, purtroppo, invece, appare sempre la litigiosità oppure le critiche».
Quali sono i prossimi obiettivi che porteranno il Pd di Caserta fuori dalla fase di cosnmissariamento?
«Penso che dobbiamo guardare ad avere buoni risultati alle elezioni amministrative, perché ci sono realtà, come Orta di Atella e Trentola Ducenta, dove abbiamo messo in campo una buona azione politica. A giugno conto di avere la sede e riapriremo il tesseramento come conferma degli iscritti. Bisogna mettere da parte personalismi e sul territorio essere uniti con un partito che guarda all`interesse dei cittadini e alla possibilità di valorizzare quello di buono che c`è in provincia di Caserta».


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