Renzi: noi siamo il partito del lavoro
“In quattro anni l’Italia ha recuperato oltre un milione di posti di lavoro. Di questi la metà a tempo indeterminato. Siamo orgogliosi della strada fatta ma abbiamo soprattutto fame di futuro. Per questo il nostro programmaelettorale parte dal lavoro: la paga minima oraria, le tasse, gli investimenti sulle competenze, la formazione permanente, le nuove professioni specie nel settore delle scienze della vita e dell’ambiente. Se volete false promesse e vero assistenzialismo potete rivolgervi alla concorrenza: i nostri avversari hanno riempito la rete, i giornali e le TV di idee irrealizzabili. Noi abbiamo risultati raggiunti e proposte concrete. Noi siamo il partito del lavoro, non dei sussidi.
Chi vota il lavoro, sceglie il PD #avanti”.
Così il segretario Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook.
Tra un mese e mezzo si vota.
Ma non si vota solo per un partito, per un candidato di collegio, per un programma.
Si vota un’idea di Paese.
Un’idea che il PD, in questo avvio di campagna, descrive con sei parole, molto semplici, ma che segnano importanti spartiacque.
Chi sceglie PD vota il lavoro, e non l’assistenzialismo.
Chi sceglie PD vota la scienza, non le cure fai da te sul web e le bufale no-vax.
Chi sceglie PD vota i diritti, non il medioevo dell’intolleranza.
Chi sceglie il PD vota l’Europa, non i dazi, i sovranismi e l’uscita dall’Euro.
Chi sceglie PD vota la cultura, non quelli che «con la cultura non si mangia».
Chi sceglie PD vota l’ambiente dell’accordo di Parigi, non il trumpismo di chi vuole investire nel carbone.
Chi sceglie il PD vota il futuro.
Buona scelta, buon voto, e buona campagna elettorale a tutti.
PS: visto che parliamo di scelte, scegli il soggetto della campagna che ti rappresenta di più e condividilo sulla tua bacheca, se ti va.