L’ho detto salutando i convenuti alla cerimonia di inaugurazione, che abbiamo ospitato alla Camera, della Società Italiana di Medicina Diagnostica e Terapeutica ( Simedet ), un’ associazione culturale medico-scientifica fondata da un gruppo di professionisti del mondo sanitario italiano con l'obiettivo di promuovere ed elevare la collaborazione nazionale tra tutte le figure che lavorano nel mondo della sanità italiana.
Questa, ho voluto ricordare, è stata una legislatura intensa, il Parlamento si è molto occupato di sanità, cercando di innovare le norme e di mettere a disposizione del sistema sanitario pubblico regole e strumenti per usare al meglio le risorse di cui disponiamo. I nuovi LEA stabiliscono i diritti esigibili per tutti i cittadini italiani, dal Nord al Sud del Paese, ma perché ciò si realizzi è necessario una forte collaborazione tra le Regioni e lo Stato centrale per eliminare gli sprechi, destinare più attenzione alla medicina del territorio accanto agli ospedali e alle alte specializzazioni. Governare la complessità, utilizzare al meglio le nuove tecnologie per dare servizi migliori a costi più bassi, qualificare il servizio pubblico universale: tutti questi obiettivi richiedono la partecipazione e il protagonismo di tutte le competenze impegnate nel sistema. Per questo la nascita di questa nuova società scientifica multidisciplinare che promuove e realizza la ricerca, la formazione ed il lavoro mi sembra una buona iniziativa. Dunque in bocca al lupo e buon lavoro alla Simedet.