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Cannabis terapeutica, Sbrollini: ok della Camera per il bene di Serena e di migliaia di pazienti italiani

20 Ottobre 2017

La deputata Daniela Sbrollini interviene e motiva le ragioni della scelta del PD sul provvedimento riguardante la cannabis terapeutica. Il caso di Serena, figlia Elisabetta Manfrin, riportato oggi da Il Giornale di Vicenza e da La Repubblica, ha scosso l'intero Paese.

"E’ per Serena, per il benessere suo e della sua famiglia, come di molti altri pazienti italiani se abbiamo approvato alla Camera la proposta di legge sulla cannabis ad uso terapeutico.
La nostra posizione, in questo caso come in molti altri è quella che di fronte ad evidenze scientifiche e mediche lo Stato e la burocrazia non possono porre limiti ai diritti inviolabili delle persone, in particolar modo quando si tratta di salute.
Serena negli ultimi anni è stata vittima della burocrazia, figlia anche di un pregiudizio ideologico che si scontra con la realtà e con il progresso della medicina. Le medicine ha base di cannabis hanno riscontrato effetti decisamente positivi per la cura e l’alleviamento del dolore in pazienti malati oncologici e con dolori cronici, nella cura per l’epilessia, per la sindrome di Tourette, glaucoma e tante altre patologie. E’ in gioco la dignità delle persone e dei pazienti e contemporaneamente la sensibilità dello Stato di occuparsi adeguatamente di chi soffre.
La legge “Fini-Giovanardi” in questi anni ha sancito che i cannabinoidi fossero privi di utilità terapeutica, escludendo così non solo le verità della scienza, ma anche migliaia di persone dall'accesso ai farmaci.
Ora invece il nuovo testo approvato alla Camera è composto di 11 articoli e regolamenta l’uso di medicinali di origine vegetale a base di cannabis che il medico curante prescrive dopo la valutazione del paziente e la relativa diagnosi. Il medico nel prescrivere le preparazioni magistrali a base di cannabis, solo nei casi previsti dall’ordinamento italiano deve indicarne la dose, la posologia e le modalità di assunzione. Le disponibilità dei farmaci non possono avere un limite nazionale, ma devono sempre essere erogate al bisogno dei pazienti.

Voglio subito lanciare un appello al Senato, perché ascolti le richieste non solo della politica, ma anche di Elisabetta Manfrin con sua figlia Serena, come quelle di altre migliaia di famiglie italiane nella stessa situazione. Straordinario fin qui il lavoro fatto dalla mia commissione Affari Sociali e Sanità alla Camera e dall’intergruppo parlamentare che si è occupato della materia in questi anni. E’ un lavoro prezioso che va assolutamente portato a termine."

 

On. Daniela Sbrollini
Vicepresidente XII Commissione Affari Sociali e Sanità
 


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