"Da quando sono ministro ho iniziato diversi romanzi ma il lavoro assorbe tutto il tempo e non riuscivo a finire i romanzi che iniziavo. Mi sono accorto che avevo scritto quattro o cinque inizi". Cosi' il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha parlato di come e' nato il suo ultimo libro in uscita domani, 'Disadorna e altre storie' (La nave di Teseo, 96 pagine, 15 euro), una raccolta di venti racconti che ad eccetto di uno sono tutti senza titolo. Il libro e' stato presentato alla libreria Feltrinelli di Milano da Franceschini e dal cantautore Roberto Vecchioni. "Non sono mai riuscito a dire che sono uno scrittore perche' per me e' una qualifica talmente alta che non si raggiunge dopo aver scritto pochi libri - ha aggiunto Franceschiniparlando della sua passione per la scrittura -. Forse anche perche' fare l'insegnante e lo scrittore e' accettato, cosi' come fare il giornalista e lo scrittore e il magistrato e lo scrittore. Ma fare il politico e lo scrittore non e' accettato: sono due cose troppo diverse, i lettori e gli elettori sono distanti tra loro". Da grande in ogni caso "voglio scrivere", ha concluso.
Intervista su la Nuova Ferrara