Registrati

Privacy

Informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. La raccolta e il trattamento dei dati sono effettuati limitatamente ai fini connessi alla gestione operativa e amministrativa del servizio. I dati sono trattati con strumenti informatici e telematici e non saranno comunicati a terzi. Il titolare del trattamento è AreaDem.
* Acconsento al trattamento dei miei dati personali
Log in

 
Registrazione al sito - Login al sito

Cultura, Ddl spettacolo: ok a un’altra riforma storica

20 Settembre 2017

Il Codice dello Spettacolo in pillole

Il ddl delega, cosiddetto CODICE DELLO SPETTACOLO, è finalizzato a riordinare, rilanciare e sviluppare il settore dello spettacolo dal vivo.

Gli interventi pubblici di sostegno allo spettacolo dal vivo vengono semplificati e ottimizzati, sotto il coordinamento dell’istituendo ‘Consiglio Superiore dello Spettacolo’ presso il Mibact.

Il provvedimento riconosce lo spettacolo quale fattore indispensabile per lo sviluppo della cultura ed elemento di coesione e di identità nazionale. Con il riconoscimento dell’utilità sociale e il collegamento alla nuova disciplina del Terzo settore, le associazioni, le imprese e gli altri enti dello spettacolo potranno rientrare negli incentivi e nelle agevolazioni previste.

Rientrano nelle attività disciplinate dal testo: le attività teatrali, liriche, concertistiche e corali, la musica popolare contemporanea, la danza classica e contemporanea, le attività circensi (con misure specificamente finalizzate alla graduale eliminazione dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse) e di spettacolo viaggiante, le attività a carattere interdisciplinare e multidisciplinare e, infine, anche i carnevali e le rievocazioni storici che potranno così per la prima volta accedere al FUS.

Il provvedimento ridefinisce anche i criteri per la ripartizione dei fondi del FUS. È prevista l’attribuzione di almeno il 3% del FUS alle scuole di ogni ordine e grado per la promozione di programmi di educazione in questo settore allo scopo di favorire l’avvicinamento dei giovani alle attività di spettacolo.

La dotazione del FUS viene aumentata per gli anni 2018 e 2019 di 9,5 milioni di euro, che diventeranno 22,5 milioni a decorrere dal 2020.

L’Art Bonus, cioè il credito di imposta per le erogazioni liberali a favore della cultura, oggi applicabile alle fondazioni lirico-sinfoniche e ai teatri di tradizione, viene esteso a tutti i settori dello spettacolo. Previsto il regime del credito di imposta per le opere prime, seconde e terze di nuovi talenti.

Il provvedimento si occupa anche della delicata tematica del rapporto di lavoro che, in ossequio all’articolo 36 della Costituzione, deve assicurare ai lavoratori la dignità nella retribuzione, nelle tutele e in tutti gli istituti che l’ordinamento prevede nel rapporto di lavoro, tenuto conto delle specificità e del carattere intermittente delle prestazioni lavorative in questo settore e delle specifiche tutele previdenziali e assicurative.

 


Commenta... oppure


torna su

Agenda

DoLuMaMeGiVeSa
1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31

Rassegna stampa