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Bilancio Camera dei Deputati, Sereni: risparmi e riforme innegabili... e il M5s se ne va

02 Agosto 2017

Tutti i dati sui risparmi conseguiti in questa legislatura dalla Camera a favore del bilancio dello Stato

Ultimo bilancio della Legislatura, momento giusto per rendere conto ai cittadini del lavoro fatto in questi anni dall'Ufficio di Presidenza. Le cifre sono più testarde della propaganda, sono numeri, sono scritti, sono fatti inoppugnabili. Un risultato senza precedenti, frutto di interventi che hanno riguardato i deputati, a partire da quelli che ricoprono incarichi, i gruppi parlamentari, gli acquisti di beni e servizi, gli affitti, le auto blu... 350 milioni di risparmi, 67 soltanto dai capitoli del personale di cui mi sono occupata più direttamente come presidente del Comitato Affari del personale. I numeri sono importanti ma non dicono tutto. Vanno letti infatti insieme a misure di riforma più complessive: in particolare con l'istituzione del ruolo unico del personale di Camera e Senato si sono costituite le condizioni per un'innovazione profonda della struttura parlamentare, per una maggiore attenzione al merito nelle carriere, per la promozione di pari opportunità tra uomini e donne, per il superamento di duplicazioni e sprechi e per l'integrazione dei servizi dei due rami Parlamento nel segno della valorizzazione delle competenze. Ora è necessario che Camera e Senato diano piena attuazione ad ogni capitolo di quella riforma organizzativa, coinvolgendo il personale e i sindacati che li rappresentano. Di fronte a questo quadro, come è ormai consuetudine, i colleghi del M5S hanno scelto di fare un po' di gazzarra all'inizio (di cui saranno pieni i loro blog e social) e poi di abbandonare l'Aula. Alla fine di una legislatura si disvela definitivamente un dato: migliorare concretamente l'efficienza e la funzionalità della Camera, cambiare gradualmente le istituzioni rendendole più trasparenti e meno costose, ridurre gli sprechi e valorizzare le risorse umane del Parlamento non è parte dei piani dei 5S. Volevano produrre una rottura, non hanno fatto nulla. Si attribuiscono meriti che non hanno e urlano allo scandalo per situazioni che noi stiamo radicalmente cambiando, compreso il tema dei vitalizi. Del lavoro fatto - in particolare sulla politica del personale - parlo insieme ad alcuni altri colleghi dell'Ufficio di Presidenza in questo video che vi propongo.


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