"E' con grande sollievo che ieri abbiamo seguito la vittoria al primo turno del candidato riformista ed europeista Emmanuel Macron. L'estrema destra populista di Marine Le Pen è arrivata al ballottaggio del secondo turno del 7 maggio ma ha già perso la palma di maggiore forza politica di Francia: un segnale che la bolla populista può iniziare a sgonfiarsi". Lo ha dichiarato la capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia. "Per i socialisti francesi, ma anche per il partito socialista europeo, la sconfitta di Benoit Hamon - ha proseguito - deve essere uno spunto di riflessione. L'esperienza francese ci insegna che il populismo si batte con il coraggio del riformismo. Quando la sfida è tra europeisti e antieuropeisti bisogna essere riformisti e progressisti, non conservatori. Una lezione che vale anche per i laburisti di Corbyn e per quanti nella sinistra italiana, dentro e fuori il Pd, invocano il ritorno agli slogan della sinistra radicale e accusano Matteo Renzi di essere un leader 'anni '90'". "In realtà il Partito Democratico si conferma la sinistra più moderna e vitale d'Europa e ora la sfida per i socialisti francesi è recuperare il tempo perduto e assicurare a Macron una solida maggioranza in vista del secondo turno del 7 maggio e soprattutto delle elezioni parlamentari di giugno. Per Macron sarà opportuno e utile inserire una maggiore attenzione al sociale e all'equità nel suo modello di riformismo", ha concluso Toia.