"Il Friuli Venezia Giulia e' la prima e finora unica regione in Italia che, attraverso una delibera della Giunta regionale, ha approvato delle "raccomandazioni" per il superamento della pratica della contenzione nelle strutture sanitarie ed assistenziali". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo oggi, a Trieste, a un seminario in cui professionisti della salute si sono confrontati con magistrati italiani e brasiliani, con volontari di diverse associazioni e rappresentanti del "Gruppo Trieste libera dalla contenzione" su un tema che - e' stato detto - e' prima di tutto culturale, a garanzia della dignita' della persona. La contenzione - e' stato sottolineato - e' un atto di natura eccezionale, applicato con l'utilizzo di dispositivi fisici, farmacologici o ambientali che limitano la liberta' e la capacita' di movimenti volontari o comportamenti della persona assistita, per controllarla o impedirle di recare danni a se' o ad altri. Una procedura che viene adottata quando tutte le altre misure alternative si siano dimostrate inefficaci. Ma il Friuli Venezia Giulia, con un provvedimento dello scorso ottobre, ha infranto questa vera e propria barriera culturale. "Siamo particolarmente orgogliosi e soddisfatti di aver preso una decisione che e' esattamente il contrario di quello che si fa in altre regioni italiane - ha detto Serracchiani -. Altrove si e' chiesto alla politica di indicare le linee guida per dire quando e come e' possibile la contenzione. Noi invece abbiamo dato le linee guida per non farla, forti della sensibilita' che esiste da tempo a Trieste ma che piu' in generale si sta espandendo in tutto il Friuli Venezia Giulia". "E' importante essere i primi su queste tematiche e riuscire ad avere una collaborazione con altre realta', come oggi con esponenti brasiliani - ha aggiunto Serracchiani - e' la dimostrazione che si puo' fare, che si possono aiutare altri paesi e altre regioni a crescere".