"E non c'è niente da fare la campagna di chi è contro il referendum si arricchisce di nuovi passaggi carichi di violenza visiva e verbale come nel caso del manifesto di Casa Pound che sta girando in queste ore. Dall'uso di termini come dittatore, passando per scrofa ferita a serial killer fino alla volgarità di chi ieri ha pensato di ironizzare su Alex Zanardi, abbiamo assistito ad un crescendo di offese da parte dei sostenitori del No, quasi che l'aggressione verbale tenesse costantemente il posto del merito del confronto. Toni sui quali non abbiamo sentito però prese di distanza nette. Sarà così anche in questo caso con l'ignobile manifesto di Casa Pound?". Lo afferma Emanuele Fiano, deputato e componente della segreteria Pd.