"La mancata armonizzazione fiscale e' uno dei fattori che sta generando maggiori difficolta' all'attuazione dell'idea di Europa, specialmente in una regione di confine come il Friuli Venezia Giulia che deve quotidianamente confrontarsi con la concorrenza di Slovenia e Austria". Cosi' la presidente della Regione, DeboraSerracchiani, alla sessione "L'Europa e le istituzioni: quali modelli?" nell'ambito del convegno organizzato dalla Fondazione Iniziativa Subalpina "L'Europa: si', ma quanta e quale". La presidente FVG, ricordando anche la precedente esperienza di parlamentare a Strasburgo, ha sottolineato la debolezza politica della Commissione europea, divenuta un vaso di coccio che deve confrontarsi con altre istituzioni comunitarie in cui prevalgono le componenti tecnico-burocratiche. Tuttavia, "pur soffrendo il limite di essere spesso impegnato in aspetti settoriali della legislazione che non toccano direttamente i cittadini, il Parlamento europeo si conferma essere ancora vicino al modello di unione cui aspiravano i padri fondatori", ha detto. "Un luogo dove si riescono a fare cose importanti, perche' le logiche partitiche non impediscono la dialettica politica e resiste una capacita' di discussione che e' l'essenza stessa dell'Europa". Serracchiani ha poi ricordato il suo ruolo attivo nel preparare il report sulla revisione della legislazione ferroviaria europea, occupandosi di 28 sistemi diversi per arrivare a definire le linee guida. "Alla fine siamo arrivati, pur attraverso naturali difficolta', ad un percorso comune e condiviso". Infine, Serracchiani ha evidenziato che all'interno dell'Ue vi e' "un'integrazione scomposta". In certi settori, come ad esempio la libera concorrenza, sottoposta a una vigilanza scrupolosa, mentre in altri campi, come "economia, difesa e politica estera, si fatica troppo a individuare una linea d'azione comune"