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Silvia Costa: il linguaggio universale dello Sport risorsa per l’Europa unita e solidale

27 Settembre 2016

A Bruxelles incontro con i maggiori rappresentanti dello sport per ampliare lo spazio europeo dello sport

“Il linguaggio universale dello sport è una ricchezza e una risorsa in un tempo  di conflitti e di violenza. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono state un grande messaggio di impegno, passione e competizione leale. L’onda positiva di interesse per il mondo sportivo a tutto tondo non si deve spegnere ora che è calato il sipario sui giochi olimpici, ma anzi deve essere il motore per il rafforzamento di politiche sportive sempre più inclusive, aperte e trasparenti. Per questo ho voluto invitare a Bruxelles i maggiori rappresentanti dello sport di valore e di valori con i quali condividere il nostro obiettivo finale: una strategia europea per lo sport basata sull’accessibilità, l’integrità, la buona governance. A partire dalle risorse: per la prima volta il programma Erasmus+ comprende una linea di bilancio specifica per lo sport con 265milioni di euro in 7 anni”. Lo ha dichiarato l’europarlamentare Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura, istruzione, giovani e sport del Parlamento europeo, durante l’incontro da lei promosso oggi a Bruxelles con l’associazionismo sportivo europeo e internazionale impegnato nei giochi olimpici, negli sport urbani e nel volontariato internazionale, dedicato al “Linguaggio universale dello sport”. “Come Commissione Cultura – prosegue Silvia Costa- stiamo lavorando perché la pratica sportiva sia accessibile a tutti, perché sia preservata l’integrità dello sport rafforzando la lotta al doping, la corruzione e la violenza. Oggi più che mai dobbiamo allargare lo sguardo e farlo andare oltre ai campi sportivi, alle palestre, agli stadi. Lo sport è molto di più. Ce lo dicono i ragazzi del CSI per il mondo che stanno facendo un’esperienza di volontariato internazionale nelle periferie del mondo che grazie all’educazione e alla pratica sportiva, sono riusciti a creare un ponte di dialogo e collaborazione anche con le realtà sociali più difficili. Questa forza di coesione e integrazione la porterò nella nostra interrogazione di ottobre in occasione dei vent’anni del Servizio volontario europeo. Ce lo dice Anna Arzhanova, Prima presidente donna di una federazione internazionale (degli sport subacquei) che con il suo esempio ha dato il via all’abbattimento delle barriere che ancora ci sono negli organismi dirigenziali; ce lo dicono il successo delle capitali europee dello sport e la forza delle associazioni degli sport non olimpici”. “Queste molteplici voci –prosegue la Presidente Silvia Costa- sono state un contributo importantissimo che andranno ad arricchire il nuovo Rapporto per una strategia Eu per lo sport di cui è relatore il collega Hannu Takkula”. “Abbiamo condiviso con loro le nostre proposte – conclude Silvia Costa- e abbiamo chiesto di sostenere il nostro impegno perché il fondo europeo per gli investimenti strategici sia utilizzato anche per garantire l’accessibilità sportiva a tutti a partire dall’adeguamento degli impianti; i progetti di cooperazione ed educazione sportiva siano inseriti nel programma Erasmus Mundus; perché la CE trovi finalmente la modalità per superare gli ostacoli e firmare la convenzione contro il match fixing, ovvero i comportamenti sleali come le scommesse truccate e l’Ue investa compatta nella lotta al doping con la promozione di un’educazione a stili di vita e sportivi sani e responsabili. E infine, non meno importante, il raggiungimento di democrazia e trasparenza negli organismi di governo a partire dalla trasparenza  nei processi decisionali degli organismi di gestione, al rispetto dei diritti umani quando sceglie  una sede per gli eventi internazionali, alla  parità di genere. Lo sport è universale, trasversale e massima dimostrazione di democrazia e libertà”.


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