"L'audizione del dimissionario presidente dell'Ama Daniele Fortini e' stata decisa all'unanimita' dall'ufficio di presidenza del 28 Luglio, con il parere favorevole, dunque, del Movimento 5 stelle, presente con tre esponenti, contro i due del Pd". Lo sottolinea il presidente della commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti Alessandro Bratti in merito al post su Facebook della senatrice Paola Nugnes. "A quell'incontro - ricorda Bratti - hanno partecipato la stessa senatrice Paola Nugnes, capo gruppo del M5S in commissione, l'onorevole Stefano Vignaroli, vice presidente, e l'onorevole Alberto Zolezzi, commissario per il M5S". L'audizione di Daniele Fortini e' stata richiesta per prima dalla senatrice Paola Nugnes, in qualita' di capogruppo del M5S. A tale richiesta si e' poi associata la capo gruppo del Pd senatrice Laura Puppato, che, assieme alla senatrice Nugnes, segue come relatrice l'approfondimento della Regione Lazio. "Appare, dunque, perlomeno curiosa - e sicuramente contraddittoria - l'espressione utilizzata da Paola Nugnes, che sul suo profilo ufficiale Facebook ha definito l'audizione di Daniele Fortini 'un teatrino mediatico contro il M5S' - aggiunge Bratti -. La senatrice Nugnes forse non ricorda che gran parte dell'audizione e' stata dedicata alla descrizione dello stato del ciclo dei rifiuti a Roma, tema che dovrebbe interessarla, visto il suo ruolo di co-relatrice, da me nominata, sulla regione Lazio". Per quanto riguarda, poi, la "congettura" espressa dalla stessa senatrice circa "chiari e diretti interessi in Hera", il presidente della commissione onorevole Bratti ribadisce di non aver mai avuto nessun interesse con il gruppo Hera: "Quando ho diretto l'Arpa Emilia Romagna - afferma Bratti - e avevo la responsabilita' di un Agenzia, fra le migliori di Italia, di effettuare i controlli di legge, ho vigilato attentamente perche' anche Hera, come tutte le imprese, rispettasse gli obblighi di legge. Aggiungo che sotto la mia direzione e' stato improntato l'unico studio sugli effetti ambientali e sanitari di ben otto inceneritori. Studio denominato Moniter, che ha messo in evidenza luci ed ombre dell'impatto di tali impianti. La senatrice fa poi riferimento all'inceneritore di Ferrara che, secondo lei, 'puo' ricevere il tal quale in appalto diretto': dimentica, o fa finta di dimenticare, che proprio io, in qualita' di presidente della commissione rifiuti, pochi giorni fa ho pubblicamente stigmatizzato l'invio di rifiuti dalla Puglia all'inceneritore di Ferrara, sottolineando come sia importante che ogni regione affronti e risolva il proprio ciclo dei rifiuti".