"Certo non e' un mistero per nessuno che nella fasi immediatamente successive all'incidente siano stati commessi diversi errori, sui quali non voglio soffermarmi, che di fatto hanno reso piu' difficoltoso il lavoro per chi poi e' dovuto intervenire per risolvere la situazione". Cosi' il ministro della DIfesa, Roberta Pinotti, sulla vicenda dei due maro', intervistata a 'Voci del Mattino', su Radio1 Rai. Il ministro ha quindi commentato la decisione del Tribunale dell'Aja che ha accolto la richiesta italiana sul ritorno in Patria per Salvatore Girone. "Per noi - ha spiegato - sarebbe stato impensabile immaginare Girone lontano dalla sua famiglia ancora per lunghi anni, visto che l'arbitrato internazionale terminera' nel 2018. La decisione della Corte arbitrale e' una tappa importante, fondamentale sia per la qualita' della vita della famiglia Girone, con il fuciliere di Marina che potra' riabbracciare i suoi cari, sia per il riconoscimento delle ragioni che l'Italia ha sostenuto con grande forza". "In questi due anni - ha ricordato il ministro - i ministeri della Difesa e degli Esteri hanno seguito tutti i passaggi della vicenda, avvalendosi di un team di avvocati che ha lavorato molto bene. Siamo contenti. Non si tratta ovviamente della conclusione della vicenda ma e' una tappa importante e ci fa piacere che Salvatore possa riunirsi con la sua famiglia".