Con 374 voti favorevoli, 75 contrari e e 11 astenuti, è stato approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati la legge cosiddetta “Dopo di noi”. Adesso va al Senato per l’approvazione definitiva. A votare contro la legge i Cinquestelle che parlano di “favori alle lobby delle assicurazioni”.
A rispondere ai pentastellati, in aula, la deputata dem Ileana Argentin che ha dichiarato: “Non sono qui a fare marchette a nessuna cooperativa, ma dobbiamo ringraziare le cooperative perché quando non ci sono mamma e papà, quando non ci sono un marito o un fratello se non ci fossero queste realtà non ci sarebbero le risposte adeguate a tante situazioni. Per la prima volta ci sarà non un profilo sanitario ma un profilo sociale, finalmente non camici bianchi intorno ai disabili ma persone vere”.
“Abbiamo parlato di questa legge in modo diverso. Ci sono state tante critiche su questa legge da parte del M5s, ma il perché è molto semplice: non hanno partecipato a nessun lavoro del Comitato dei nove, se non qualche volta. Non si può arrivare in aula presentando 90 emendamenti per fare degli show. Il ‘Dopo di noi’ e’ una cosa seria e nasce all’interno di un meccanismo serio, dopo l’ascolto di centinaia e di migliaia di famiglie”, ha detto ancora la deputata dem.
Alle accuse del Movimento 5 Stelle ha risposto anche il presidente della commissione Affari sociali Mario Marazziti: “Non ci sono lobby. I disabili gravi sono la lobby più debole di tutte. Il M5S ha parlato di favore alle lobby dell’istituzionalizzazione. Fantascienza. E alle lobby delle assicurazioni. Una favola e un disco rotto”.
Ecco cosa prevede il testo
Si tratta di una legge pensata per le persone con gravi disabilità, per il loro futuro e nel rispetto delle loro volontà, nel momento in cui viene meno, per vari motivi, l’assistenza da parte dei loro parenti o familiari. Da qui, appunto, il nome, “Dopo di noi”. Dopo un lavoro durato 18 mesi, il testo approvato è il frutto dell’unione delle proposte di legge di Grassi, Argentin, Miotto, Vargiu, Binetti, Rondini.
La proposta di legge si ispira ai principi stabiliti dalla Costituzione, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Nella Convenzione Onu, ad esempio, l’articolo 19 sancisce “il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone”.
Destinatari
La proposta di legge è destinata a tutte le persone con disabilità grave non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare, perché entrambi i genitori sono venuti a mancare oppure perché i genitori non sono in grado di sostenere la loro assistenza.
L’articolo 3 della proposta di legge istituisce presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave e disabili prive del sostegno familiare. I requisiti per l’accesso alle misure di assistenza verranno individuate attraverso un decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Il dicastero dovrà inoltre trasmettere alle Camere, entro il 30 giugno di ogni anno, una relazione sullo stato di attuazione delle disposizioni della legge.
Il Fondo è destinato all’attuazione degli obiettivi di servizio di cui all’articolo 2, comma 2, ed, in particolare, tra gli altri, a realizzare programmi per la creazione di alloggi di tipo familiare, interventi di permanenza temporanea in abitazioni extrafamiliari. E quindi a sviluppare programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana; infine, per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile.
Al finanziamento dei programmi e degli interventi citati possono concorrere le regioni, gli enti locali, gli organismi del terzo settore nonché altri soggetti di diritto privato.