“Al di là delle polemiche, le cifre previste dalla UE confermano due fatti: che l'Italia ha buone possibilità di ripresa (come peraltro testimonia uno studio Aise/Censis sulla crescita dell’appeal dell’Italia da parte degli investitori stranieri) anche grazie allo sforzo di riforma che stiamo portando avanti; e che l'Unione Europea, come segnala anche la Bce, nel suo complesso, non cresce ancora abbastanza”.
Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni
“Per questo - continua - sono più che ragionevoli le proposte che vanno nella direzione di una disciplina di bilancio meno rigida e più attenta alla necessità di investimenti, pubblici e privati, in grado di irrobustire i dati dell'economia del continente”.
“Ognuno deve fare la sua parte, per creare occupazione, per far sentire più sicuri i nostri concittadini, per governare meglio i flussi migratori. Solo una alleanza tra le istituzioni comunitarie e i principali paesi membri - conclude - può vincere le resistenze e le tentazioni a tornare indietro rispetto al progetto europeo”.