"La nostra citta', dove vivono 150.000 torinesi di origine straniera e di questi 60.000 di religione islamica, e' la prima in Italia a cercare di cogliere le opportunita' che possono essere date dalla finanza islamica. Torino e' interessata ad attrarre investimenti ed investitori locali ma anche internazionali". Cosi' il sindaco di Torino Piero Fassino e' intervenuto, oggi, al secondo "Turin Islamic Economic Forum", focalizzato sulla connessione tra finanza ed attivita' economiche produttive. Tre i filoni principali su cui sono chiamati ad intervenire 53 relatori italiani ed internazionali distribuiti in sette sessioni tematiche. "In Italia - ha spiegato Alberto Brugnone, direttore dell'Associazione per lo sviluppo di strumenti alternativi e di innovazione finanziaria - ASSAIF - stanno crescendo le aziende certificate 'Halal' ossia secondo i requisiti che rispettano le nome islamiche. Al momento in tutta Italia sono 120 le aziende certificate. In particolare, in Piemonte si registra un interesse particolare per quanto riguarda i settori dolciari, di pasticceria e della lavorazione delle carni. Il mondo islamico rappresenta una colossale risorsa, con spazi di mercato enormi".