"L`italia non bombarda". Il deputato del Pd Francesco Garofani, presidente della commissione Difesa della Camera, in una intervista alla Stampa, assicura che "le regole d`ingaggio non prevedono un`escalation dell`intervento militare". E "senza strategia politica della coalizione si rischia di fare danni come contro Saddam e Gheddafi". "Nell`audizione al Senato - ricorda - i ministri hanno detto chiaramente che le nostra aviazione non ha compiti di attacco ma di ricognizione. Ora sarà valutata una richiesta arrivata dal governo iracheno e dai vertici della coalizione militare internazionale di 60 paesi. I militari italiani conoscono il valore della pace e non hanno nessuna voglia di combattere solo per combattere. Nessuno vuole la guerra. Questo è indubbio". "Senza strategia - sottolinea - si moltiplicano i problemi invece di risolverli e, senza passaggio parlamentare, non cambieranno i compiti della presenza italiana. Il nostro contribuito consiste nell`addestramento e nelle operazioni di ricognizione con quattro tornado. Al momento, il nostro compito si ferma qui, in coerenza col mandato del Parlamento. Il governo ha chiarito che non è per ora in programmauna variazione nel ruolo dell`Italia. Se in seguito si deciderà diversamente, come accadde nel `99 in Kosovo, ci sarà un nuovo passaggio in Parlamento".