Dopo Montecitorio, l'intergruppo parlamentare sull'azzardo presenta il ddl per il divieto totale della pubblicita' del gioco anche a Palazzo Madama. Prima firmataria la senatrice del Partito democratico Donatella Albano. "Con Lorenzo Basso abbiamo deciso di agire in sinergia e di presentare lo stesso testo sia alla Camera che al Senato per chiedere il divieto assoluto di pubblicita'". Unica differenza dovrebbe essere l'entita' delle sanzioni (una multa unica da 200 mila euro, anziche' una forbice compresa fra i 50 e i 500 mila euro). "Ora - spiega la senatrice ligure al VELINO - la mia "missione" sara' quella di raccogliere piu' firme possibile. L'obiettivo e' che come alla Camera ci sia una adesione bipartisan. Ma l'importante e' che la legge venga fatta al di la' delle bandierine". Il voto di ieri all'ordine del giorno della Lega Nord legato alla riforma Rai testimonia d'altronde come l'abolizione degli spot sia "condivisa un po' da tutti i partiti".
"Ora serve una legge. Ci stiamo provando - continua Albano -. E' inutile presentare ddl se poi restano nei cassetti. Spero che il governo lo recepisca, anche perche' il nostro testo non ha alcun impegno di spesa". Al Senato c'e' gia' anche un altro disegno di legge targato Pd che prevede lo stop alla pubblicita'. E' quello presentato come primo firmatario da Franco Mirabelli. La Albano sottolinea pero' come quel ddl "affronti piu' aspetti. Il nostro e' specifico e puo' essere approvato prima. Li' invece saranno presentati emendamenti e il rischio e' che non ne usciamo piu'". Albano e' da tempo sensibile alle problematiche legate al gioco d'azzardo patologico: "e' una battaglia personale che parte da lontano", ricorda. "Se fosse per me, lo dico a titolo personale, vieterei anche l'esposizione dei gratta e vinci e degli altri giochi nelle tabaccherie. Basta con gli incentivi al gioco. La speranza alla gente va data, ma in un altro modo".