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Ddl penale: Ferranti, Anm fuorviante, indagini salve

30 Luglio 2015



La riforma del processo penale all' esame della Camera "non ostacola o limita in alcun modo le indagini, ma chiede semplicemente tempi certi e prevedibili quanto all'esercizio dell'azione penale o all'archiviazione". i deputati Dem Donatella Ferranti e David Ermini esprimono "stupore e perplessita'" per le dure critiche mosse dall'Anm al progetto di legge. "Su tutti i temi e i provvedimenti - affermano la presidente della commissione Giustizia della Camera e il responsabile Giustizia del 
Pd - l'Anm ha sempre avuto la possibilita', alla pari degli altri organismi rappresentativi di chi opera nel sistema giustizia, di interloquire e da parte del legislatore c'e' sempre stata e sempre ci sara' la massima disponibilita' al confronto e alla riflessione, ma riesce difficile accettare che possa passare un'informazione cosi' errata e fuorviante come quella divulgata dall'Anm perche' nessun articolo della riforma incide o limita la durata massima delle indagini ne' arreca 'danni gravissimi' a quelle piu' delicate e complesse". Il tema e' un altro, osservano: "Quando tutti i termini (con tutte le possibili proroghe) sono scaduti e sono scaduti anche tutti i termini previsti per le notifiche dell'avviso di conclusione indagini, e' legittimo - chiedono gli esponenti del Pd - che per la richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione possa trascorrere un tempo illimitato, del tutto discrezionale e non prevedibile?". "Come mai tanta contrarieta' - insistono Ferranti ed Ermini, anche alla luce della decisione della Consulta di censurare l'incostituzionalita' della legge Pinto laddove non computa il periodo delle indagini - se gia' oggi il codice pone in capo al procuratore generale il potere di avocazione quando il pm non esercita l'azione penale o chiede l'archiviazione nei termini di legge e quando comunque tutte le indagini espletate fuori dai termini massimi sono di per se' inutilizzabili?". In realta', "se si vogliono le riforme - concludono Ferranti ed Ermini - bisogna avere il coraggio di superare posizioni meramente corporative e confrontarsi davvero nel merito. In Parlamento stiamo portando avanti anche la riforma della prescrizione che sulla base del riconoscimento della specificita' dei reati di corruzione arriva addirittura a raddoppiare i termini attuali, ma e' una riforma che necessariamente deve andare di pari passo con tempi certi e prevedibili anche per la fase delle conclusioni e delle indagini preliminari".


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