Tema strategico "il cambiamento dei rapporti di fondo tra Stato e finanza locale, che verra' affrontato a settembre con la Legge di stabilita'". Il sindaco di Torino e presidente dell'Anci, Piero Fassino, nel suo intervento a chiusura del dibattito sul Bilancio di Previsione 2015 del Comune di Torino, ha rimarcato che "serve superare il Patto di Stabilita' e arrivare a una revisione globale del sistema fiscale, con una local tax che non preveda riduzione di gettito e che lasci tutti gli introiti al Comune (senza compartecipazione dello Stato), e al riconoscimento di una vera autonomia fiscale e finanziaria dei Comuni, a partire dalle modalita' di raggiungimento degli obiettivi di spending review fissati dal Governo". "A causa della spending review e della riduzione dei trasferimenti statali - ha ricordato Fassino - dal 2010 a oggi il contributo chiesto ai Comuni supera ormai i 18 miliardi di euro, a fronte di un'incidenza sulla spesa nazionale del solo 7,7% e sul debito del 2,6%". "Anche la recente Relazione della Corte dei Conti sullo stato della finanza locale - ha detto Fassino - afferma che e' stato chiesto ai Comuni un contributo superiore e che la fiscalita' locale e' aumentata per le eccessive risorse chieste ai Comuni. Ci siamo quindi battuti per la diluizione del Patto di Stabilita' al 60%, per la ri-contrattazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, per il fondo perequativo Imu (quest'anno di 530 milioni) e per il rimborso delle spese giudiziarie sostenute".