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UE/Giovani, Silvia Costa: basta parlare di generazione perduta, non solo politiche 'per' ma 'con' i giovani

26 Marzo 2015

L’intervento della Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo all’European Youth Conference di Riga. Empowerment, partecipazione, dialogo e formazione i temi affrontati

“Prima di tutto vorrei condividere con voi la profonda tristezza per la tragedia aerea in cui sono scomparsi, tra gli altri, 16 studenti tedeschi insieme ai loro insegnanti. Sono il simbolo delle migliaia di studenti coinvolti in gemellaggi scolastici in tutta Europa: anche in loro nome abbiamo il dovere di impegnarci nella costruzione della cittadinanza europea dei giovani” – così ha aperto il suo speech stamattina l’europarlamentare Silvia Costa intervenendo alla Conferenza Europea della Gioventù tenutasi a Riga nell’ambito delle iniziative del semestre lettone di presidenza Ue.

“Oggi a livello europeo c’è una maggiore consapevolezza istituzionale sulla questioni giovanili che richiedono politiche e interventi specifici: con il dialogo strutturato, che completa il metodo di coordinamento aperto, stiamo finalmente costruendo uno spazio europeo per le politiche giovanili  - ha detto Costa rivolgendosi al pubblico dei tanti giovani presenti – non solo ‘per’ ma ‘con’ i giovani, inaugurando una nuova fase di ascolto e aprendo  realmente alle vostre proposte”.

“Solo in questo modo – ha continuato la Presidente della Commissione CULT ricordando i numerosi appuntamenti Ue sulle tematiche giovanili – potrete finalmente essere protagonisti attivi della vita democratica dell’Unione. Perché non siete solo il futuro ma anche il presente dell’Europa. Non una generazione perduta, né un problema, ma la più importante risorsa del nostro Continente. In questo mutamento di prospettiva  non siete soli: l’impegno del Parlamento  - ha rimarcato Costa - è di essere il vostro principale alleato con il dialogo e con nuove e più efficaci politiche”.

Silvia Costa ha poi passato in rassegna le iniziative del Parlamento ricordando “la relazione che la Commissione Cultura sta preparando sul tema dell’imprenditorialità giovanile” e la richiesta avanzata insieme alla Commissione Occupazione e Affari Sociali alla Commissione Europea per  “aumentare del 30% della Youth Employment Initiative, per permettere agli Stati Membri di iniziare a lavorare da subito.

“Nel piano degli investimenti Juncker – ha aggiunto Costa – l’istruzione rappresenta una delle cinque priorità e stiamo lavorando per la regolamentazione del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici”.

“Come Commissione competente per la gioventù – ha dichiarato la Presidente - continuiamo inoltre a lavorare per rafforzare l’empowerment giovanile anche nell’ambito delle azioni della programmazione 2014-2020, in linea con il segnale dato da Parlamento e Commissione aumentando il finanziamento di Erasmus + e di altri programmi come Horizon 2020, COSME e Europa creativa e Youth Guarantee  nonostante i tagli del Consiglio”.

“Tuttavia – ha notato Costa - questo non è sufficiente se i giovani non sono coinvolti attivamente nei processo decisionali, per esempio in organi consultivi nel quadro dell'attuazione del programma 2014-2020 a livello nazionale e regionale. Siamo consapevoli che è in calo la percentuale di partecipazione attiva politica tra i giovani: nelle ultime elezioni europee, nei partiti, nei sindacati. Ma, d'altra parte, è in aumento la partecipazione a società democratica dei giovani attraverso le reti informali e i social media, per esempio.
Sta alle istituzioni ora, individuare nuovi modi di comunicare e di interagire con i giovani. Questo è essenziale per costruire un autentico senso di cittadinanza europea ed è la sfida principale che dobbiamo affrontare soprattutto per i giovani all'interno e all'esterno dell'Europa.

“Radicalismo e fondamentalismo, ma anche la mancanza di rispetto delle differenze culturali e religiose, sono la principale minaccia per i valori fondamentali della nostra convivenza – ha concluso Costa – e  hanno messo in discussione non solo i sistemi di sicurezza, ma anche i sistemi educativi e le politiche di inclusione sociale. Ecco perché, anche in occasione del 10 ° anniversario della Convenzione UNESCO sulla diversità culturale – ha annunciato l’eurodeputata -  la Commissione CULT organizzerà un'audizione sulla diversità culturale e il dialogo interculturale nell’istruzione e nella formazione, in vista della stesura di una relazione su questi temi”.


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