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Difesa: Pinotti, strumento integrato per rispondere a minacce

26 Febbraio 2015



"Il nostro Esercito e' e deve diventare sempre piu' 'parte di un tutto' che e' il Sistema di difesa e sicurezza del nostro Paese. Un Sistema di cui abbiamo oggi particolarmente bisogno di fronte ad una minaccia che tocca i nostri confini e, purtroppo, si manifesta con crescente pericolosita' anche su piani diversi, come dimostrano gli attacchi terroristici verificatisi recentemente in alcuni degli stessi Paesi europei". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta 
Pinotti, alla cerimonia di avvicendamento nel ruolo di Capo di Stato Maggiore dell'Esercito tra il generale Graziano e il generale Errico, sottolineando che lo Strumento militare sara' "sempre piu' interforze a livello nazionale e sempre piu' interoperabile e integrato a livello internazionale con i nostri partner ed alleati". "Il successo nella prevenzione o nella risposta a crisi internazionali complesse come quelle di questi anni, e di questi giorni, non potra' mai essere conseguito solo agendo a livello nazionale e militare, bensi' in una dimensione multilaterale in cui si combinino armonicamente e sinergicamente le componenti militare, diplomatica, umanitaria, economica e di intelligence", ha aggiunto il ministro, rimarcando che "questo richiede un tempestivo adeguamento delle nostre capacita', soprattutto sul piano della flessibilita' e adattabilita' ad un vasto spettro di opzioni di impiego". "E' una profonda trasformazione che riguarda l'Esercito come tutte le altre Forze Armate; una trasformazione - ha ricordato - che e' l'oggetto e il fine di un documento che il Governo ha fortemente voluto, il Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa, e deve essere intesa come una trasformazione di mentalita' e di cultura della difesa prima ancora che di struttura e procedure, che dovra' essere condivisa non solo dai massimi vertici militari, come quello che viene avvicendato oggi, ma da tutto il personale dell'Esercito e della Difesa".


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