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Fiano: sulle riforme, non possiamo accettare i diktat dell'opposizione - intervista de la Repubblica

13 Febbraio 2015




di Giovanna Casadio

«Sbaglia la minoranza dem a porre aut aut, pensando a un voto di coscienza se non passano alcune modifiche alla riforma costituzionale. Così non si rispetta la propria comunità politica». Emanuele Fiano è il relatore ormai unico, dopo l`abbandono del correlatore forzista Francesco Paolo Sisto. Difende la no-stop alla Camera e twitta contro l`ostruzionismo l`hashtag #hicmanebimusoptime, qui staremo benissimo.

Fiano, state procedendo a colpi di maggioranza?

«È una terminologia che non comprendo. Abbiamo accolto proposte, suggerimenti, modifiche venute da tutte le parti e che hanno cambiato notevolmente prima al Senato il testo proposto dal governo e ora alla Camera il testo che c`è giunto dal Senato».

Tuttavia avete bocciato le richieste della minoranza dem?

«Non mi risulta.Abbiamo accolto molti suggerimenti di modifica che sono venuti dalla minoranza e stiamo ancora in queste ore discutendo».

Quali?

«Ne dico alcune, e cioè è stato modificato il quorum finale per elezione del presidente della Repubblica che sarà di tre quinti alla quinta votazione. Modificata anche la richiesta del governo di avere una corsia preferenziale per le proprie proposte di legge con voto bloccato e a data certa, eliminando il voto bloccato. Abbiamo riportato alle Camere riunite l`elezione dei membri della Consulta. Al Senato è stata introdotta per la prima volta la possibilità del sindacato preventivo, di costituzionalità per le leggi elettorali. In esame c`è la norma transitoria per applicare il sindacato preventivo anche all`Italicum».

Il caos però è totale?

«Il caos è dovuto all`ostruzionismo dei 5Stelle».

La sinistra dem contesta la seduta fiume, perché non evitarla?

«La seduta-fiume è una necessità dovuta all`ostruzionismo, perché nessuna maggioranza al mondo può accettare l`imposizione di una minoranza che gli impedisca di procedere».

Sempre la minoranza del Pd ha posto l`aut aut: o modifiche o liberi tutti al momento del voto.

«Il voto di coscienza in una comunità politica in cui si è discusso insieme di questa riforma fino all`ultimo rigo, è un errore grave. Si discute, si verifica, si critica ma poi si vota come è stato deciso».

Una volta rotto il Patto del Nazareno, la sinistra dem vuole contare di più?

«Gianni Cuperlo in una riunione del gruppo ha proposto questa analisi. Ma le scelte che noi stiamo facendo, accogliendo molte delle proposte della minoranza, prescindono dall`accordo con Forza Italia».

Si può cambiare la Costituzione a colpi di sedute-fiume?

«Rispondo con un`altra domanda: si può impedire la modifica della Costituzione a colpi di ostruzionismo?». 


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