Registrati

Privacy

Informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. La raccolta e il trattamento dei dati sono effettuati limitatamente ai fini connessi alla gestione operativa e amministrativa del servizio. I dati sono trattati con strumenti informatici e telematici e non saranno comunicati a terzi. Il titolare del trattamento è AreaDem.
* Acconsento al trattamento dei miei dati personali
Log in

 
Registrazione al sito - Login al sito

Quirinale, Serracchiani: clima positivo e di collaborazione - intervista al vice segretario del PD Debora Serracchiani de la Repubblica

28 Gennaio 2015

C'è una consapevolezza generale, ovvero che il presidente della Repubblica è una questione troppo alta per essere svilita in beghe varie. Il capo dello Stato dà nuova legittimazione al Parlamento, tutti intendono partecipare al confronto




di Giovanna Casadio

Acqua, pasticcini e qualche trancio di pizza. Ma soprattutto «nessun caos organizzato, bensì una discussione consapevole». Debora Serracchiani, la vice segretaria dem, ha appena finito le consultazioni al Nazareno. Scommette che entro domenica il nuovo presidente della Repubblica potrebbe essere già stato eletto: «Ci sono tutte le condizioni». 

Serracchiani, qual è stato il clima delle consultazioni? 

«Positivo e di collaborazione. A tutte le delegazioni dei partiti è piaciuto il metodo, la volontà cioè del Pd che ha comunque il 46% dei Grandi Elettori di avere avviato un percorso di partecipazione». 

Qualcuno ha detto che è un caos organizzato? 

«No, una discussione consapevole. Fatta per ascoltare tutti i partiti che hanno posizioni diverse, che d'altra parte fotografano il diverso atteggiamento rispetto al governo. Però c'è una consapevolezza generale, ovvero che il presidente della Repubblica è una questione troppo alta per essere svilita in beghe varie. Il capo dello Stato dà nuova legittimazione al Parlamento, tutti intendono partecipare al confronto». 

Tutti tranne Grillo? 

«Stona l'atteggiamento di chiusura e di rifiuto di ogni dialogo di Grillo e che è poi sfociato nella violenza contro gli ex5Stelle. Il Pd chiede a Grillo di dissociarsi e condannare la violenza dei suoi segusci». 

Avete fatto dei nomi? 

«Sui nomi si è detto poco o nulla. Gli incontri si sono svolti in modo trasparente e franco. Abbiamo ragionato con le delegazioni dei partiti di profilo, di requisiti. E c'è stato chi ha posto più la questione della figura di garanzia costituzionale, chi la necessità del profilo internazionale. Comunque da parte di tutti la richiesta è che sia una figura riconosciuta di alto profilo». 

E' vero che Renzi vuole un politico e ha escluso un tecnico?
 

«No, noi non abbiamo fatto una riflessione di questo tipo». 

Come mai un'altra altra assemblea con deputati e senatori dem prima di quella di domani dei Grandi Elettori?
 

«Perché nessuno nel Pd si senta escluso da questo percorso. Quindi apertura ai gruppi e direzione permanente». 

Poi però a scegliere sarà Renzi? 

«L'apprezzamento che c'è stato è proprio perché il coinvolgimento e rinclusione ci sono davvero. E per alcuni è stato inaspettato». 

Sabato l'elezione e domenica tutti a casa a riposarsi? 

«Stiamo lavorando per questo e ci sono tutte condizioni perché avvenga». 

Tra di voi, nella segreteria Pd, avete scommesso? 

«Ciascuno di noi ha maggiori affinità con uno o con un altro nome, ma stiamo lavorando sulla cornice. 
E nessuno fa scommesse».


Commenta... oppure


torna su

Agenda

DoLuMaMeGiVeSa
1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31

Rassegna stampa