La ripresa del dialogo tra gli Usa e Cuba “è un evento storico, la caduta di un residuo della guerra fredda, anacronistico e dannoso per quanti a Cuba e nel mondo si battono per i valori della democrazia e dei diritti umani”.
Così Marina Sereni risponde alle domande di formiche.net. “Con questa scelta non soltanto si rende possibile il superamento dell'embargo e dell'isolamento economico di Cuba, ma anche un processo di apertura politica che sono convinta seguirà nei prossimi mesi”.
“Con una battuta si potrebbe dire che il Papa polacco ha accelerato la caduta del Muro di Berlino e il Papa argentino quello tra Usa e Cuba – dice a proposito del ruolo di Papa Francesco - La Santa Sede può esercitare un ruolo essenziale per avvicinare la pace, per favorire il dialogo tra ‘nemici’. Spero che un'analoga influenza possa risultare efficace negli scenari delle crisi acute aperte nel mondo, in particolare in Medio Oriente”.
“Da decenni – continua, ricordando la propria esperienza agli Esteri dei Ds con Fassino segretario e Donato di Santo responsabile per l’America Latina - auspicavano una svolta come quella che ieri è avvenuta. Detto ciò, credo che l'Italia possa e debba accompagnare questa novità a cominciare dalle iniziative già in programma nei confronti dell'America Latina. Penso in particolare alla prossima Conferenza Italo-Latino Americana in programma per giugno cui potrebbe essere invitata per la prima volta anche Cuba.