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Franceschini: cultura e turismo vera vocazione dell'Europa

25 Novembre 2014

Oggi ha presieduto il Consiglio formale dei ministri della cultura Ue



Il Ministro dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, DarioFranceschini, ha presieduto oggi a Bruxelles il Consiglio formale dei ministri della cultura, gioventu', istruzione e sport dell'Unione Europea, che ha raccolto gran parte delle proposte discusse nel corso dei due consigli informali organizzati a Venaria e a Napoli nel contesto del semestre italiano di presidenza UE. Innanzitutto il consiglio ha approvato le proprie conclusioni sulla politica europea dell'audiovisivo, auspicando la creazione di un mercato unico digitale che permetta ai cittadini UE di accedere a contenuti audiovisivi attraverso i diversi supporti elettronici da qualsiasi luogo in Europa. I ministri hanno inoltre sottolineato l'importanza di promuovere la lettura come strumento per diffondere il sapere, incoraggiare la creativita', sostenere l'accesso alla cultura e la diversita' culturale e sviluppare la consapevolezza dell'identita' europea, affrontando il tema delle diverse condizioni applicate agli ebook e ai libri a stampa. Il consiglio ha poi ratificato le proprie conclusioni sul piano di lavoro per la cultura 2015-2018, imperniato su quattro nuove priorita': cultura accessibile e inclusiva; patrimonio culturale; settori culturali e creativi; promozione della diversita' culturale, cultura nelle relazioni esterne, cinema, turismo, mobilita' e dialogo interculturale. Il piano di lavoro inoltre prevede il potenziamento delle attivita' di Eurostat in campo culturale e il passaggio al digitale.
 Il consiglio inoltre si e' pronunciato favorevolmente rispetto alla proposta di modalita' innovative di partecipazione alla gestione patrimonio culturale che coinvolga cittadini, societa' civile, istituzioni pubbliche e private nella definizione delle politiche culturali col fine di incrementare la consapevolezza riguardo l'importanza di cio' che l'Europa ha ereditato dalle numerose civilta' fiorite nei millenni sul suo territorio. In questa chiave, le possibili sinergie tra cultura e turismo possono indicare un percorso equilibrato di sviluppo economico e benessere delle comunita' locali. L'importanza del patrimonio e' stata sottolineata con l'esplicita richiesta alla Commissione di lanciare "l'anno europeo del patrimonio culturale". Il consiglio ha infine discusso il contributo del settore culturale e creativo alla revisione della Strategia Europa 2020, invitando la Commissione a considerarne il notevole impatto sulla crescita, l'occupazione e la competitivita'. Nonostante la crisi economica e finanziaria, infatti, i settori culturali e creativi hanno continuato a produrre reddito, lavoro e innovazione. "L'industria creativa - ha dichiaratoFranceschini nel concludere i lavori - rappresenta il 4,4% del PIL europeo e il 3,8% della forza lavoro europea e merita pertanto di essere maggiormente considerata. Cultura e turismo devono divenire la vera vocazione dell'Europa". 


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