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Violenza donne: Mogherini, battaglia di civiltà da vincere

25 Novembre 2014

Messaggio alto rappresentante a tavola rotonda alla Farnesina



"Discriminazioni e violenze non sono orrori antichi e lontani, ma drammi quotidiani di milioni di donne in tutto il mondo e purtroppo anche in Europa, in Italia, come le cronache quotidianamente ci ricordano". Lo ha sottolineato Federica
Mogherini, l'Alto rappresentante per la poltica estera Ue, nel messaggio di saluto che ha aperto la tavola rotonda dal titolo "Donne, pace e sicurezza - Standard minimi, linee guida armonizzate e politiche comuni per l'Agenda Europea" in corso alla Farnesina in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. "Nella civilissima Ue - ha aggiunto Mogherini - una donna su tre ha subito o subisce soprusi, altrove le e' negato spesso il diritto all'istruzione, al lavoro dignitoso, a una vita affettiva libera. In Paesi in conflitto le donne vengono considerate veri strumenti di guerra. E' pertanto dovere di ogni governo, di ogni istituzione, di ogni essere umano, battersi in tutte le sedi, anche internazionali, affinche' sia finalmente e pienamente rispettato il diritto di ogni donna a crescere e vivere nella dignita' e rispetto dei propri diritti". Una "battaglia di civilta' che va vinta" ha aggiunto nel suo messaggio all'incontro cui hanno partecipato, tra gli altri, il Vice Presidente del Senato, Valeria Fedeli, il Segretario Generale della Farnesina, Michele Valensise e il Rappresentante Permanente presso la NATO, Maria Angela Zappia Caillaux. "Troppe volte si dimentica che il rispetto dei diritti sia non solo misura di civilta', ma anche fattore di pace e di benessere comune", ha concluso la Mogherini ricordando che per questo, "oltre che per un dovere morale, l'applicazione della risoluzione delle Nazioni Unite che oggi si ricorda, gli strumenti, le risorse economiche, il sostegno all'affermarsi di processi democratici sono sempre piu' fondamentali".


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