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Serracchiani: Noi del Pd ci mettiamo la faccia ma il sindaco compia un gesto responsabile

23 Ottobre 2014

"Napoli è una città complessa, serve una giunta forte" Intervista a Debora Serracchiani del Corriere del Mezzogiorno - Campania



«Napoli è una città importante e complessa, cui non possono esserci errori né sottovalutazioni di una situazione che si può trascinare a lungo. Serve un'amministrazione legittimata e un interlocutore forte con i cittadini e con le istituzioni». Debora Serracchiani, vicesegretario nazionale del Pd e presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, sarà oggi a Napoli, al teatro San Carlo, per il Future Forum. Prosegue: «Stiamo affrontando la legge di stabilità, importante per gli enti locali, una capitale come Napoli deve avere un governo certo».


E come si fa a dare un governo certo alla città? Staccando la spina? 

«C'è stato un rinvio da parte del Tar, ma penso de Magistris sappia cosa serve a Napoli e cioè una scelta rispettosa. Esiste una legge, va applicata».

Lei parla della Severino, però, ormai è contestata anche dal governo.

«Per quanto non si possa condividere, il governo Renzi ha dato prova di garantismo e chiarezza: la Severino può non piacere, perché crea situazioni di incertezza, ma finché non viene modificata va applicata».

In questa situazione cosa deve fare il Pd? 

«Il Pd è il maggior partito di centrosinistra e a livello nazionale ha consapevolezza dell'enorme responsabilità. Rassicuro i napoletani, dicendo loro che c'è un colloquio continuo tra i livelli locali e nazionali.
Il partito ha interesse alla buona amministrazione. E quindi dobbiamo fare la nostra parte. Abbiamo le primarie per selezionare la nostra classe dirigente, ma non sono un totem. Siamo rispettosi delle scelte del territorio, quando ci sono scelte diverse e unitarie non ci impicchiamo alle primarie. Sia per Napoli sia per la Campania faremo la scelta migliore. Gli incontri sono continui e il dialogo costante. Vogliamo vincere».

E crede che Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino siano i candidati migliori per la Regione?

«Ho sempre il massimo rispetto per tutti, dico solo che le scelte devono sempre essere accompagnate da una riflessione lucida, perché ci candidiamo a cambiare il Paese e dobbiamo rappresentare il cambiamento anche con l'innovazione».

Lei oggi parlerà di riforma della portualità. Sa che a Napoli anche il porto è commissariato? 

«Certo. Per questo dobbiamo modificare una legge che è del '94. Nel frattempo è cambiato il mondo, sono cambiati i traffici e i riferimenti territoriali, creare le condizioni perché sia volano di economia anche a Napoli, significa cambiare la governante. A partire dai comitati portuali strumenti corporativi e pesanti, alle autorità. Servono manager con mezzi nuovi».


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